Aumento contagi covid in Italia: +1,7% in sette giorni

I dati della Fondazione Gimbe: la circolazione del virus è ancora molto elevata, follia togliere le mascherine anche al chiuso

Bologna, 10 marzo 2022 - Torna a salire la curva dei contagi covid, anche a livello italiano. I bollettini giornalieri sono in aumento, ma è il trend settimanale e rivelare un'inversione di tendenza che per ora non preoccupa a livello assoluto, ma è indicativa dal punto di visto statistico. Ieri, i nuovi casi erano in calo nel bollettino Italia della protezione civile (48.483 rispetto ai 60.191 del giorno precedente) ma se si osservano i dati di una settimana fa, il 3 marzo, si scopre che erano 41.500.  E infatti - sottolinea la fondazione Gimbe - dopo 5 settimane si inverte la curva: +1,5% casi in 7 giorni (+4.179) anche se calano nettamente i tamponi processati (-8,8%). Tutto questo, mentre si attende a giorni la decisione sull'allentamento delle misure per il green pass, già a fine mese. Tutte decisioni premaure - secondo la Gimbe - che sottolinea come la circolazione del virus sia ancora molto elevata: quasi 40 mila nuovi casi al giorno, oltre 1 milione di positivi e un tasso di positività dei tamponi all'11,4%

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Nelle regioni la situazione è simile: ieri, il bollettino dell'Emilia Romagna raccontava di un numero praticamente raddoppiato rispetto a martedì (2.517 i nuovi casi  contro 1.671). Oggi, nelle Marche i positivi sono 1.893 contro i 1.748 di ieri. E sono proprio le Marche, una delle regioni dove l'incidenza corre maggiormente, anzi il numero ha il segno postitivo da sei giorni consecutive. Lo testimoniano i numeri Gimbe.

Monitoraggio Gimbe

Nella settimana dal 2 all'8 marzo salgono da 42 a 48 le province con un'incidenza superiore a 500 nuovi casi ogni 100.000 abitanti e in quasi metà delle province, ossia 49, si registra un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Nello stesso arco di tempo si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 12 regioni e una riduzione in 9: si passa, infatti dal +37,4% dell'Umbria al -12,7% del Lazio. 

La buona notizia (che per fortuna c'è) è che continuano a calare i ricoveri in area medica (-16,1%) e in terapia intensiva (-16,4%); scende anche il numero giornaliero dei decessi di persone positive al covid (-19,3%).

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Marche, allerta rossa

Nell'elenco delle 48 province con l'incidenza superiore a 500 nuovi casi (la settimana scorsa erano 42), ci sono 4 province su 5 della regione Marche: Ascoli Piceno è nona a livello italiano con un'incidenza a 795. Sopra a 700 anche Fermo (763), seguono Macerata (634) e Ancona (633). Da questa poco invidiabilke classifica, insomma, resta esclusa soltanto la provincia di Pesaro Urbino.

Le province dove il virus circola di più

In cima alla lista c'è Lecce con un numero davvero record: 1.035. Seguono poi Agrigento (924), Reggio di Calabria (920), Messina (906), Ragusa (859), Vibo Valentia (849), Trapani (842), Perugia (815), Ascoli Piceno (795), Fermo (763), Grosseto (737), Oristano (735), Matera (735), Siena (717), Terni (716), Siracusa (704), Bolzano (675), Crotone (669), Sassari (668), Lucca (668), Campobasso (645), Arezzo (636), Macerata (634), Ancona (633), Enna (633), Palermo (633), Venezia (632), Cosenza (631), Benevento (630), Caltanissetta (629), Livorno (582), Foggia (579), Padova (568), Chieti (564), Caserta (563), Rieti (560), Bari (559), Isernia (559), Frosinone (559), L'Aquila (556), Latina (555), Massa Carrara (553), Teramo (550), Potenza (548), Avellino (546), Cagliari (518), Taranto (518) e Pescara (516).

L'analisi Gimbe

Dopo cinque settimane, spiega il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta "si arresta la discesa dei nuovi casi settimanali, nonostante un calo del numero dei tamponi dell'8,8% rispetto alla settimana precedente. I nuovi casi si attestano intorno a 279mila, con un incremento dell'1,5% e una media mobile a 7 giorni che sale da 39.339 casi del primo marzo a 39.936 l'8 marzo (+5,8%)".

In termini assoluti, i nuovi casi nel periodo considerato sono 279.555 contro 275.376 della settimana precedente. Gli attualmente positivi sono 1.011.521, le persone in isolamento domiciliare 1.002.153 (contro 1.062.066 precedenti), i ricoveri con sintomi (8.776 contri 10.456) e le terapie intensive (592 contro 708). Il numero dei tamponi totali scende ulteriormente da 2.885.324 della settimana 23 febbraio 2022-1 marzo 2022 a 2.632.634 della settimana 2-8 marzo 2022 (-8,8%). In particolare i tamponi rapidi si sono ridotti dell'8,1% (-174.500) e quelli molecolari del 10,7% (-78.190). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività dei tamponi molecolari sale dal 9,2% al 9,5%, mentre per gli antigenici rapidi dal 9,7% al 11,2%.

"È pura follia pensare di abbandonare l'utilizzo delle mascherine al chiuso, indipendentemente dalla scadenza dello stato di emergenza", sottoliena Cartabellotta. Serviranno 7-10 giorni, dice, "per capire se la risalita della curva dei nuovi casi è un semplice rimbalzo o l'inizio di una nuova ondata. Il recente incremento dei nuovi casi consegue verosimilmente all'interazione di vari fattori: rilassamento della popolazione, diffusione della più contagiosa variante Omicron BA.2, persistenza di basse temperature che costringono ad attività al chiuso, verosimile calo della protezione vaccinale nei confronti dell'infezione dopo qualche mese dalla dose booster", riferisce Cartabellotta che sottoliena: "Rimane prioritaria la somministrazione del ciclo primario a 4,67 milioni di persone e del booster a 2,8 milioni, in particolare agli over 50 a rischio elevato di malattia grave".