Caro bollette, arriva il broker: "Strategia per risparmiare"

Barbieri, presidente della Fondazione Braghini Rossetti che gestisce 4 case di riposo in città e provincia: "Siamo riusciti a bloccare i contratti fino al mese di luglio, poi non sappiamo cosa succederà"

Neda Barbieri, presidente della Fondazione Braghini Rossetti, con il personale

Neda Barbieri, presidente della Fondazione Braghini Rossetti, con il personale

Ferrara, 4 maggio 2022 - Contro il caro-energia le case di riposo si rivolgono ad un broker. "Solo così siamo riusciti a superare questo inverno che ha portato ad un balzo delle utenze che si è aggirato su una percentuale oscillante tra il 35 e il 40%, grazie ad un broker che in un certo senso è andato sul mercato con i nostri contratti. Così sono stati bloccati i costi di tutte le utenze", a parlare è Neda Barbieri, per anni sindaco a Voghiera, ora presidente della Fondazione Braghini Rossetti. Dalla sede, in pieno centro, gestiscono 4 case di riposo, a Gavello (Bondeno), Cesta (Copparo) e due strutture in città, una delle quali assai prestigiosa a pochi passi da piazza Ariostea. Il suo ufficio è un osservatorio ideale su questo mondo, uno dei tanti settori che ha subito con forza il contraccolpo del caro gas e della luce alle stelle. "Solo per fare un esempio di quello che sarebbe successo e dello scenario che siamo riusciti ad evitare – comincia –. Non abbiamo fatto in tempo per una serie di motivazioni tecniche a rivolgerci ad un broker per la casa di riposo di Gavello, abbiamo registrato un salto nello stesso periodo da 2mila euro ad 8mila per il costo della luce in un bimestre. Un calcolo per difetto se si considera che nei 2mila euro c’era anche un conguaglio. Per il momento c’è andata bene anche se, per quella che viene definita la parte variabile dei contratti, abbiamo dovuto affrontare un aumento che ha toccato anche il 40%"

Quale scenario vi attende?

"Non certo bello, siamo preoccupati. Il blocco dei prezzi che siamo riusciti a ‘strappare’ grazie a questo pacchetto termina a luglio, diciamo che abbiamo superato indenni l’inverno. Ma quello che ci aspetta è un punto interrogativo, per questo mondo il balzo dei prezzi ha rischiato di essere veramente disastroso"

Non solo Gavello, anche in altre strutture avete dovuto affrontare spese ingenti?

"In città abbiamo una struttura che ha il teleriscaldamento, anche in questo caso abbiamo preso una bella botta. Mi riferisco alla Beatrice d’Este, parliamo di costi raddoppiati"

Da sindaco a presidente di una fondazione, con l’obiettivo di far quadrare i conti. Si è trasformata un po’ in un ragioniere

"Con i numeri fortunatamente ho dimestichezza. Sono laureata in economia e commercio, tra l’altro ho insegnato ai ragazzi proprio queste materie. Ma devo dire la verità mi ha aiutato uno dei consiglieri della fondazione, Adolfo Buzzoni. E’ stato per anni un funzionario dell’Usl, grazie a lui è nata l’idea di rivolgerci ad un broker"

Le rette, le avete aumentate?

"No, questo ci tengo a sottolinearlo. Nonostante quello che è successo non sono salite di un euro. Abbiamo 80 dipendenti e l’obiettivo della fondazione, la sua missione è quella di assistere, di aiutare. Per statuto. Abbiamo così deciso di non toccare le rette per non andare a pesare sugli ospiti, sulle famiglie. Stiamo parlando di oltre 150 ospiti"

Il Covid, com’è andata?

"Abbiamo risentito anche di questo, case di riposo che prima erano sempre piene hanno subito un calo di ospiti. Adesso siamo tornati quasi a regime"

Il futuro?

"C’è questa scadenza di luglio sempre più vicina, staremo a vedere. Siamo andati avanti, grazie anche al personale che abbiamo. Sono bravi, ci tengono al loro lavoro. Lo vivono come una missione".