Coronavirus Bologna, un altro morto e 22 nuovi contagi

Un decesso a Medicina, in tutta la provincia i casi salgono a 108. Il Bellaria diventa ospedale Covid-19

Coronavirus Bologna, aumentano i contagi (Foto Imagoeconomica)

Coronavirus Bologna, aumentano i contagi (Foto Imagoeconomica)

Bologna, 11 marzo 2020 - Un altro morto e 22 nuovi contagi. Il coronavirus aggiorna i suoi numeri anche nella provincia di Bologna, dove i casi di positività salgono a 108, di cui 42 nel circondario imolese. A Medicina, in particolare, dove è stato registrato il decesso di oggi. "A Medicina - spiega il commissario ad acta Sergio Venturi - abbiamo un'incidenza importante, stiamo sorvegliando la zona con molta attenzione".

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Attualmente sono 9 i pazienti positivi ricoverati negli ospedali dell’Azienda Usl di Bologna. Nel dettaglio 8 all’Ospedale Maggiore (8 in terapia post intensiva), 1 all’Ospedale di San Giovanni in Persiceto (medicina). Al Sant'Orsola, invece, sono ricoverati: 40 pazienti nel reparto di Malattie Infettive (27 uomini, di cui 6 residenti a Bologna, 6 a Medicina, 2 a San Lazzaro di Savena, 1 ad Anzola Emilia, 1 a Granarolo, 1 a Pianoro, 1 a Budrio, 1 a Casalecchio di Reno, 1 a Imola, 2 a Valsamoggia, 1 a Lama Mocogno, Modena, 1 a Piacenza, 1 a Dorno,Piacenza, 1 a Villanova sull'Arda, Piacenza e 1 a Fiorenzuola d'Arda, Piacenza; 13 donne, di cui 6 residenti a Bologna, 1 a Castel San Pietro, 1 a Medicina, 2 a Pianoro, 1 a Castenaso, 1 a Budrio e 1 a Podenzano, Piacenza); 16 pazienti in terapia intensiva, Alta Intensità Padiglione 23 (12 uomini, di cui 7 residenti a Piacenza, 1 a Rottofreno, Piacenza, 1 a Podenzano, Piacenza, 1 a Gossolengo, Piacenza, 1 a S. Martino in Rio, Reggio Emilia e 1 a Medicina; 4 donne, di cui 3 residenti a Piacenza e 1 a Grizzana Morandi); 8 pazienti in Rianimazione (6 uomini, di cui 1 residente a Bologna, 1 a Medicina, 1 a S. Giorgio di Piano, 1 a Comacchio, Ferrara, 1 a Monticelli d'Ongina, Piacenza e 1 a Piacenza; 2 donne, di cui 1 residente a Piacenza e 1 ad Anzola Emilia).

Il Bellaria diventa ospedale Covid-19

Con 13 letti di terapia intensiva, attivi dal 13 marzo, e altri 16 pronti entro una settimana, il Bellaria è pronto per diventare il primo ospedale Covid-19 dell’area bolognese. Una riconversione che, una volta approvata da parte della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metrpolitana (l'approvazione arriverà domani), rappresenterà la prima tappa del piano di rimodulazione complessiva della rete ospedaliera bolognese. Il Piano prevede azioni graduali di creazione di posti letto Covid di terapia intensiva, sub intensivi, per pazienti ad alto rischio e per pazienti a basso rischio.

Tutti gli interventi chirurgici urgenti riguardanti le specialità del Bellaria verranno comunque sempre garantiti. Il piano di riorganizzazione prevede anche la predisposizione nelle prossime settimane di un intero padiglione del Policlinico Sant'Orsola interamente dedicato ai pazienti affetti da Coronavirus.

Inoltre anche gli ospedali della cintura saranno in parte riconvertiti per potere assorbire parte dell’attività del Sant'Orsola. Entro la prossima settimana inoltre anche al Policlinico, come in altri ospedali della Regione, verrà montata dalla Protezione Civile una tenda adiacente al pronto soccorso per creare un’area di pre-triage per isolare i sospetti casi di persone positive e dedicare loro un percorso specifico.  

Intanto, sono sospese da domani, 12 marzo, le prenotazioni nei punti Cup dell’Azienda Usl di Bologna e delle farmacie. Visite specialistiche e prestazioni diagnostiche si potranno sempre prenotare in remoto, online tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico, o telefonando al call center di Lepida. Le prestazioni che richiedono la presenza fisica del cittadino allo sportello, come quelle relative all’anagrafe sanitaria, potranno essere prenotate telefonicamente al call center di Lepida. In questo modo verranno disciplinati gli accessi agli sportelli Cup evitando assembramenti. Per la maggior parte delle operazioni di anagrafe sanitaria è sempre possibile utilizzare il Fascicolo Sanitario Elettronico o l’ Anagrafe on Line della Azienda Usl di Bologna.

Continua la raccolta fondi della Fondazione S. Orsola, “più forti Insieme” a sostegno della sanità bolognese e degli operatori sanitari che nell’emergenza Coronavirus ogni giorno si prendono cura di tutti coloro che ne hanno necessità, a cui potranno essere indirizzate tutte le donazioni di cittadini, imprese ed altre realtà.

Dalla prossima settimana infine saranno 170 gli studenti di Medicina, che si sono offerti volontari, impiegati nelle attività di supporto al Policlinico di Sant'Orsola, come, ad esempio, per presidiare i punti di controllo nei padiglioni. L’intento è quello di evitare che portatori inconsapevoli del coronavirus possano accedere alle strutture senza le dovute protezioni. In questi punti ci sono operatori che rilevano la temperatura corporea e svolgono una intervista.

Chiusi gli orti comunali

In città vengono chiusi anche gli orti comunali. Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha firmato una nuova ordinanza visto l’evolversi dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del contagio da Coronavirus. Le misure rimangono in vigore fino al 3 aprile, come prevede l’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dpcm).

In particolare, a Bologna, l’ordinanza del sindaco conferma: il divieto di svolgimento delle attività di commercio su area pubblica nei mercati previsti dal Piano delle Aree approvato con delibera di Consiglio Comunale 375824/2016, ad esclusione dei Mercati rionali e del Mercato Cittadino Diffuso A; il divieto di svolgimento dei mercati agricoli e quelli sperimentali.

Inoltre, il sindaco ha ritenuto necessario adottare provvedimenti di limitazione per le aree ortive comunali, affidate alla responsabilità dei Quartieri e gestite attraverso le associazioni assegnatarie dei centri sociali (anche questi chiusi per effetto dell’ordinanza regionale). Pertanto fino al 3 aprile l’ordinanza firmata oggi impone la chiusura delle aree ortive comunali, come individuate dal regolamento per la conduzione e gestione dei terreni adibiti ad aree ortive.

Come già previsto dal precedente provvedimento del primo cittadino, anche chi contravviene all’ordinanza odierna rischia una denuncia ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale.

Mostra 'La riscoperta di un capolavoro', parte degli incassi al Sant'Orsola

Un gesto concreto di sostegno alla cultura e al tempo stesso alla sanità pubblica, entrambi messi a dura prova dall’emergenza legata al Covid-19: a partire da giovedì 12 marzo chiunque acquisterà on line dai rivenditori autorizzati il biglietto open per la mostra 'La riscoperta di un capolavoro', che avrebbe dovuto aprire al pubblico proprio nella giornata di domani, sosterrà anche l’Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico bolognese Sant’Orsola.   Il biglietto open verrà dai suddetti rivenditori, che hanno accolto la richiesta di Genus Bononiae, venduto a 18 euro dei quali 5 euro andranno a sostegno dell’emergenza sanitaria, gli incassi verranno devoluti a un conto corrente appositamente dedicato (biglietti acquistabili al link https://genusbononiae.it/eventi/politticogriffoni-laculturachefabene/).   A promuovere l’iniziativa è Fabio Roversi-Monaco, presidente di Genus Bononiae. Musei nella città e del Festival della Scienza Medica. “Domani avremmo dovuto aprire una mostra alla quale lavoriamo da due anni, con impegno e passione sincera nella consapevolezza di essere parte di un’avventura culturale ed artistica unica. Lo stop alle aperture dei Musei su tutto il territorio nazionale è arrivato ad allestimento già pressoché completato – dice Roversi-Monaco - Un provvedimento doveroso quanto doloroso per noi e per tutto il mondo della cultura. Difficile nascondere il nostro stato d’animo: eravamo ansiosi di condividere la bellezza della quale abbiamo avuto il privilegio di riempirci gli occhi in questi giorni di allestimento. Siamo però, oggi, anche orgogliosi di poter fare la nostra parte in un momento così delicato, e abbiamo deciso di tradurre in un gesto concreto la gratitudine che sentiamo nei confronti delle nostre strutture sanitarie. Chiediamo a tutti quelli che aspettavano questa mostra con ansia e interesse un atto di fiducia e di speranza, attraverso l’acquisto del biglietto, che diventa anche un gesto di solidarietà.”

La Maratona di Bologna torna nel 2021

La Maratona di Bologna si arrende definitivamente. La gara, che doveva tornare a Bologna l'1 marzo, era stata sospesa per l'emergenza coronavirus, con l'intenzione di trovare una nuova data entro l'anno. Ma oggi gli organizzatori hanno gettato la spugna: la gara tornerà nel 2021. "Sono stati giorni molto complicati - scrivono in una nota i promotori di Bologna Marathon - durante i quali abbiamo lavorato tenacemente per tentare un recupero prima dell'estate. In sinergia con il Comune avevamo trovato una data che, avuta l'approvazione della Federazione italiana di atletica leggera, sarebbe stata comunicata a brevissimo. Purtroppo l'aggravarsi dell'emergenza coronavirus, ha modificato i nostri propositi e cambiato momentaneamente i nostri obiettivi. E crediamo anche quelli degli atleti iscritti".

Annullata la Fiera del Libro per Ragazzi

"Con grandissimo dispiacere BolognaFiere ha dovuto prendere la grave decisione di annullare la 57ª edizione della Bologna Children's Book Fair - BCBF. Conseguentemente, viene annullata anche la correlata manifestazione Bologna Licensing Trade Fair". Lo annunciano in una nota gli organizzatori della manifestazione, in programma a fine marzo e poi rinviata a maggio. Ora l'annullamento dell'edizione 2020. "Purtroppo, la diffusione dell'epidemia del Coronavirus a livello nazionale e internazionale non ha consentito alcuna ottimistica prospettiva sullo svolgimento della Fiera, nemmeno nelle date 4-7 maggio recentemente annunciate. E' stato pertanto deciso di non attendere oltre, così da consentire a tutti gli espositori e a tutti i professionisti attesi - editori, agenti, creativi, autori, illustratori, digital creator, licensor, licensee, ecc. - di riprogrammare al meglio il proprio lavoro", prosegue la nota.

Coronavirus, i 10 comportamenti da seguire