Coronavirus Marche, altri 25 morti e 111 contagi. "Crescita più bassa del previsto"

Il numero totale delle vittime arriva a 599. Ceriscioli è ottimista, la mappa dei contagi per provincia. Arrivati i rinforzi dall'Ucraina

Emergenza Covid 19

Emergenza Covid 19

Ancona, 4 aprile 2020 - Il Coronavirus ha causato la morte di altre 25 persone nelle ultime 24 ore nelle Marche. Portando così il numero totale delle vittime a 599 dall'inizio dell'emergenza Covid. Nel complesso il virus rallenta ancora la sua corsa e arriva la soddisfazione del governatore Luca Ceriscioli che però mette subito in avviso i marchigiani: "Cotninuate a rispettare le regole o sarà un disastro".

I dati

Il Gores (Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie) ha comunicato l'esito dei tamponi analizzati nelle ultime 24 ore. I positivi sono 111 su 794 campioni analizzati. Il dato più basso della settimana. Il numero complessivo dei contagi (la curva: video) sale a 4.341.  

"Ci aspettavamo negli ultimi 5 giorni una crescita dei contagi del 10%, invece siamo cresciuti del 5%. Questo perché si è verificato cioò che abbiamo detto per settimane: il più grande aiuto che si poteva dare alla sanitaà marchigiana era quello di rispettare le regole e non ammalarsi", sorride il governatore Luca Ceriscioli. "Eravamo al limite delle forze - ammette -: questa riduzione della crescita ci fa respirare, ma quello che non deve succedere è illudersi che dopo cinque giorni di calo si possa riprendere a fare cioò che si faceva prima. Però una sanità che respira prende forza".

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Ceriscioli sottolinea che "sarebbe deleterio" perché si avrebbero "un rimbalzo micidiale e una ripresa dei contagi, degli ammalati e, di conseguenza, del ruolo degli ospedali". L'invito del presidente della Regione Marche è di mantenere "tutte le regole che si sono tenute sino a oggi intanto fino al 13 aprile". Ceriscioli ha anche ringraziato le forze dell'ordine, anche per l'azione di controllo: far rispettare le regole significa non ammalarsi". 

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Questa la distribuzione territoriale dei contagi: la provincia di Pesaro e Urbino è la più colpita con 1.820 casi (34 in più di ieri); seguono Ancona con 1.290 (27 in più), Macerata con 598 (37 in più), Fermo con 305 (7 in più) e Ascoli Piceno con 233 (1 in più). I pazienti dimessi e i guariti oggi in totale sono 270.

Decessi

La regione è tra le prime sei in Italia per casi positivi al virus, decessi, ricoveri e pazienti in terapia intensiva. Nelle ultime 24 ore sono stati 25 i decessi, due dei quali, entrambi a Pesaro, in assenza di patologie pregresse. Complessivamente il numero sale a 599 vittime, 398 uomini e 201 donne, età media 79,6 anni e per il 94,5% con patologie pregresse. Pesaro Urbino paga il prezzo più alto con 343 morti, segue la provincia di Ancona con 121, poi Macerata con 74 vittime, Fermo con 48 e infine Ascoli Piceno con 7 decessi. 

Task force di medici e infermieri ucraini

L’assessore alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti ha accolto oggi a Pratica di Mare il volo arrivato dall’Ucraina con a bordo 30 medici e infermieri specializzati in rianimazione. Sciapichetti ha fatto parte della delegazione di accoglienza guidata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, con l’ambasciatore ucraino Yevhen Perelygin. Per le Marche era presente con Sciapichetti il dottor Gabriele Galli di ARES Marche con funzione di Liaison officer. In seguito alle richieste presentate dalla Regione, alle Marche sono stati destinati 13 medici (7 anestesisti, un infettivologo, 5 internisti) e 7 infermieri (3 di terapia intensiva, 4 non intensiva). Questo contingente di professionisti sarà inviato nella provincia di Pesaro, a supporto degli ospedali di Marche Nord e di Urbino. Sciapichetti ha portato il ringraziamento del presidente Ceriscioli e di tutta la regione Marche al ministro degli Esteri Di Maio, all’Ucraina e alla delegazione arrivata in Italia questa mattina .

 

Da Decathlon e Unicam 250 mascherine per la respirazione 

La scuola di Architettura dell’Università di Camerino, con sede ad Ascoli, ha consegnato ieri mattina all’Inrca di Ancona le prime 100 valvole di adattamento per le 250 maschere da snorkeling donate alla Regione Marche da Decathlon Italia. Dopo la donazione, l’Università di Camerino si è offerta di realizzare attraverso stampa 3D le valvole di raccordo necessarie per l’adattamento ai macchinari per la terapia CPAP (assistenza respiratoria per i pazienti non in terapia intensiva). L’Università sta procedendo con una capacità di circa 20 pezzi al giorno e la produzione terminerà entro martedì, dopo di che sarà organizzata la distribuzione agli enti del servizio sanitario regionale.

Erano presenti alla donazione, in videoconferenza, anche il rettore Claudio Pettinari e il direttore della scuola di architettura di Ascoli, Giuseppe Losco. "Un esempio di collaborazione a tutto tondo - afferma il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli, tra Enti, istituzioni pubbliche e privati, per affrontare l'emergenza mettendo in campo le migliori risorse a disposizione. Ringrazio Decathlon e Unicam. Il rapporto consolidato con l'Università di Camerino, come quello o con le altre università marchigiane, costruito negli anni, non smette di dare i suoi frutti, specialmente in questo periodo di emergenza. Abbiamo sempre creduto nel valore della ricerca e dell'innovazione e anche questa collaborazione dimostra che eravamo nella giusta direzione. Ringrazio dunque il rettore Pettinari e il professor Losco, e ringrazio Decathlon per la generosità dimostrata". "L'Università di Camerino - afferma il rettore Claudio Pettinari - è a disposizione della regione per tutte le iniziative in cui può offrire il proprio contributo significativo, mettendo in campo le proprie specifiche competenze. In questo particolare momento, siamo lieti di aver contribuito con questa fornitura, che potrà alleviare le sofferenze e facilitare la guarigione delle persone colpite dal Coronavirus".