Coronavirus Marche 6 maggio, meno ricoveri ma altri 5 morti. Avanti tutta per i tamponi

Ceriscioli: "Possiamo farne anche duemila al giorno. E tutti i malati Covid andranno nell’ospedale di Civitanova"

Coronavirus, netto calo dell'epidemia nelle Marche (Ansa)

Coronavirus, netto calo dell'epidemia nelle Marche (Ansa)

Ancona, 6 maggio 2020 - Ormai Luca Ceriscioli è come le curve epidemiologiche delle Marche. Salvo errori e ommissioni la tendenza al miglioramento è ormai consolidata. Sorpasso sull’Emilia Romagna e la Liguria consolidato. I contagi in miglioranto anche rispetto al Veneto, dove di tamponi ne hanno migliaia in più. E non fosse per le percentuali di mortalità particolari della provincia di Pesaro e Urbino, il presidente, che è anche assessore alla Sanità, punta tutto sulla fase tre nel livello sanitario.

"I dati epidemiologici stanno andanto bene – dice Luca Ceriscioli –, abbiamo votato la delibera di attivazione dell’ospedale Covid di Civitanova. Dove tutti i casi del virus verranno accentrati dalla prossima settimana. Il che vuol dire che andremo alla liberazione degli ospedali principali che hanno subito l’epidemia. Da Torrette a Marche Nord, che rimarrano solo la seconda trincea in caso di ripartenza dell’epidemia".

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Liberati gli ospedali e rilanciata l’attività ordinaria da nord verso sud, la Sanità marchigiana cercherà anche di rispondere sulla base sul territorio cominciando dai tamponi. "Abbiamo superato da due settimane – dice il governatore – il problema del reagente e stiamo facendo molti più tamponi del passato. Siamo stati a lungo fermi sui 500-600 tamponi giornalieri ma poi li abbiamo raddoppiati. Adesso si fanno 1200 esami di prima fascia più altre centinaia di ’secondi e terzi’ tamponi".

I conti complessivi sono 44mila tamponi diagnostici più altri 23 mila di conferma. "Se la fase due che abbiamo cominciato – spiega Ceriscioli – nel migliore dei modi prosegue così possiamo solo andare meglio. Mi limito a sottolineare che è mancato solo l’uso della mascherina anche all’aria aperta. Quando c’è gente negli stessi percorsi di camminate va utilizzata come nei luoghi chiusi". Il primo giorno di libertà ha invaso le spiagge dopo l’apertura alle passeggiate firmata da Ceriscioli ed ostacolata da un po’ di sindaci. Ma il governatore annuncia i cosiddetti protocolli per le riaperture: "La linea delle responsabilità si estrinseca così".

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Ceriscioli vorrebbe aumentare ancora i tamponi: "Adesso possiamo farne anche duemila al giorno – spiega – tenendo questa linea operativa: contagiati più famigliari, poi le case di riposo con esami a ospiti e personale. Fino a fare tamponi a tutti coloro che sono risultati positivi all’esame sierologico. Non facciamo i numeri del Veneto ma abbiamo risposto ad ogni emergenza, compresa quella dell’equipaggio della Costa Magica 49 positivi su 617 membri dell’equipaggio".

Funzianano le Usca e il sistema di prevenzione per rispondere alle esigenze de contagiati e famiglie, soprattutto nella provincia di Pesaro e Urbino dove sono state effettuate di media quasi la metà dei 44 mila tamponi diagnostici. D’altra parte la questione territoriale è fondamentale per la regione che ha quasi raggiunto il "tasso zero" di incremento contagi anche ad Ancona dopo Ascoli e Fermo. La situazione è ancora complessa a Pesaro-Urbino. Che ha ormai un profilo emiliano-romagnolo e fors’anche lombardo a livello di contagi e di morti. Dove le curve regionali positive di Ceriscioli non leniscono il dolore.

Marche, l'ultimo bollettino

Sono 29 i campioni positivi sui 981 tamponi analizzati nelle ultime 24 ore nella nostra regione. Ci sono stati 34 pazienti in meno ricoverati negli ospedali 'Covid-19': il totale, fornito oggi dal Gores, è di 395; contemporaneamente, ci sono stati 5 nuove dimissioni, che portano il totale a 2.242 dall'inizio della pandemia, e 51 altre persone positive e costrette all'isolamento domiciliare (2.841 in totale).

La crescita media giornaliera dei casi accertati è dello 0,3%. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono oggi 42 (lo stesso numero di ieri), quelli nelle aree di semi-intensiva 95 (-19), nei reparti non intensivi 207 (-12), nelle degenze post critiche 51 (-3) e in altre strutture territoriali 147 (-27).

Nelle ultime 24 ore, i casi di 'Covid-19' complessivamente accertati in provincia di Pesaro-Urbino sono diventati 2.604 (18 più di ieri), in quella di Ancona 1.822 (+2), in quella di Macerata 1.047 (+5), nel Fermano 453 (+1) e nel Piceno 285, lo stesso numero di ieri e solo 3 in piu' dall'1 maggio.

Per il quinto giorno consecutivo è calato il numero di marchigiani in isolamento volontario nella propria abitazione: 7.234 (-121) e tra questi 2.927 (-66) con i sintomi del 'Covid-19'; gli operatori sanitari in quarantena sono 966 (-28 nelle ultime 24 ore). Dall'inizio dell'epidemia i marchigiani che hanno passato volontariamente in casa due settimane di isolamento sono diventati 29.225, i casi complessivamente diagnosticati 45.026 e i tamponi processati 69.037, numero che comprende anche i test effettuati sulla stessa persona.

I decessi 

Oggi vengono registrati, purtroppo, altri 5 morti (due donne e due maschi in provincia di Pesaro e una donna in provincia di Ancona). Il totale dei deceduti, dall'inizio dell'epidemia, sale così a 948. Sono 502 nella provincia di Pesaro, 209 ad Ancona, 151 a Macerata, 65 a Fermo e 13 ad Ascoli. I morti provenienti extra regione sono invece 8.