Coronavirus e scuola, test agli insegnanti. Come farlo in Emilia Romagna

Lunedì 24 agosto al via la campagna di screening su base volontaria. Gli esami sono gratuiti. Tutte le informazioni utili

Covid e scuola, campagna di screening gratuita per il personale in Emilia Romagna (Ansa)

Covid e scuola, campagna di screening gratuita per il personale in Emilia Romagna (Ansa)

Bologna, 21 agosto 2020 - Lunedì 24 parte la campagna di screening, curata delle Ausl e coordinata dalla Regione, che, fino al 7 settembre, prevede, per tutti i lavoratori dell’istruzione, la possibilità di effettuare, su base volontaria e in maniera totalmente gratuita, un test sierologico per individuare le persone che sono entrate in contatto con il coronavirus e hanno sviluppato anticorpi, anche in assenza di sintomi. I test saranno poi ripetuti periodicamente durante l’anno scolastico.

Potranno accedere al test, contattando il loro medico di famiglia o rivolgendosi all’Ausl di riferimento (leggi alla fine dell'articolo la guida per provincia), insegnanti e collaboratori di tutti gli istituti scolastici emiliano romagnoli: dai nidi alle superiori statali o non.

La Regione stima che saranno fino a 87.000. Cifra cui si dovranno poi aggiungere i supplenti e tutto l’altro personale che dovesse iniziare la propria attività durante l’anno.

Per garantire questa importante attività di screening per il personale della scuola, sono stati coinvolti anche i medici di medicina generale dell’Emilia-Romagna, per un totale potenziale di oltre 2900 professionisti a cui è stata chiesta la disponibilità, che non è quindi obbligatoria, per prenotare ed effettuare il test.

Per il personale scolastico non residente nella provincia di lavoro, o per le persone il cui medico di famiglia non fosse disponibile ad effettuare i test, saranno le Ausl- con percorsi differenti a seconda della provincia- il canale di riferimento per l’accesso e lo svolgimento del controllo. "Il nostro impegno è quello di garantire l’avvio dell’anno scolastico, all’insegna della massima sicurezza sanitaria- spiega l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini-. Ciò significa che siamo pronti a testare preventivamente all’inizio delle lezioni il personale docente e non degli istituti pubblici e privati di ogni ordine e grado, effettuando periodicamente le indagini epidemiologiche e richiedendo il rispetto rigoroso dei protocolli di sicurezza previsti dal Comitato tecnico scientifico. Una priorità condivisa da tutti gli attori coinvolti, che testimonia il grande spirito di squadra, punto di forza della nostra regione”.  

Screening al personale della scuola, la guida per provincia

fornita dalla Regione Emilia Romagna, sfogliala qui sotto:

Scuola, incontro Regione-Sindacati

Un tavolo permanente, fra Regione Emilia-Romagna e sindacati, per affrontare tutti i temi relativi al ritorno a scuola. È convocato per la prossima settimana ed è il frutto di un incontro fra il presidente Stefano Bonaccini, l'assessore alla scuola Paola Salomoni e i sindacati della scuola, che ha portato a una parziale schiarita dei rapporti dopo le tensioni delle scorse settimane.

I sindacati hanno, in particolare, sottolineato la criticità su tre aspetti: il numero insufficiente degli insegnanti e del personale Ata, il nodo del trasporto pubblico legato anche agli ingressi differenziati negli istituti per garantire il giusto distanziamento sociale e gli spazi adeguati per svolgere le lezioni in sicurezza.

"Abbiamo avuto alcune risposte positive - dicono i sindcati -il nostro grido d'allarme è stato colto". Secondo il Governatore Stefano Bonaccini, l'obiettivo è quello di "lavorare tutti insieme perché i nostri ragazzi possano tornare a studiare con la serenità necessaria, ritrovando una socialità fondamentale per la loro formazione. Abbiamo chiesto al Governo che dei 209 miliardi di euro previsti nel recovery Fund venga inserito un capitolo corposo proprio per l'edilizia scolastica: anche dagli spazi e dalle tecnologie per l'apprendimento passa la buona didattica".