Covid Italia, il matematico: "Giù i contagi già a marzo"

Massimo Conficconi, docente universitario, studia i numeri e avvisa: "No vax, probabilità di finire in terapia intensiva moltiplicate per 18"

Covid, previsioni e contagi

Covid, previsioni e contagi

Forlì, 19 dicembre 2021 - "I modelli matematici possono essere utili per fermare la pandemia e nelle prime ondate si sono dimostrati veritieri". Lo precisa il prof Massimo Cicognani, presidente del Campus cesenate dell’università di Bologna, che in diretta Facebook ieri pomeriggio era ospite del deputato Marco Di Maio. "Quando ci dicono che la probabilità di finire in terapia intensiva per chi sviluppa il Covid è 9 volte superiore per i non vaccinati – spiega Cicognani –, in realtà notiamo che dal punto di vista dei numeri e tenendo presenti tutti i parametri la probabilità è 18 volte superiore". Proprio sulla base dei modelli matematici il professore spiega che siamo di fronte a una fotografia diversa da quella presentata. "La correlazione tra i vaccini e le terapie intensive è talmente evidente che soltanto chi non la vuole vedere può ignorarla. È assurdo dire che il vaccino è inutile perché anche chi ha seguito la profilassi finisce in terapia intensiva". C’è una buona notizia: "Se ci vacciniamo, è prevedibile che la discesa del numero dei contagi inizi prima di un anno fa e la curva potrebbe appiattirsi prima di marzo". Proseguendo con l’analisi sull’andamento della pandemia il professore Claudio Vicini, direttore del dipartimento testa-collo dell’Ausl, ha puntato i riflettori sulla nuova variante Omicron che è partita dal Sudafrica per poi diffondersi con grande rapidità ed è destinata a diventare la variante prevalente. "Non ci sono ancora dati precisi – ha spiegato Vicini – ma quello che apprendiamo con grande sollievo è che sicuramente i vaccinati hanno un rischio più basso di sviluppare forme severe". L’andamento della pandemia prospetta poi giorni difficili visto il periodo imminente del Natale, anche se ci sono segnali incoraggianti se si fa un confronto con lo stesso periodo dello scorso anno. Un appello a vaccinare i bambini (dato che la circolazione del virus è estesissima nella fascia tra i 3 e i 12 anni) viene poi dal pediatra forlivese Gabriele Belosi. "Ci sono bambini nati da due anni che hanno visto solo delle maschere e non i sorrisi, bambini che non hanno più voglia di abbracciarsi... dobbiamo restituire loro un pezzo di vita e di coraggio".