Covid Marche oggi: bollettino coronavirus 16 aprile 2021. Rt sale a 0,9

Sono 326 i nuovi positivi, il 12% dei tamponi processati: i numeri più alti nel Pesarese. Calano i ricoveri (-32) e le vittime (6). Riaperture ristoranti, Acquaroli: "L'importante è il rispetto dei protocolli"

Covid Marche 16 aprile: contagi stabili

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Ancona, 16 aprile 2021 - Aumenta, seppure di poco, l'indice di contagiosità Rt nelle Marche: la scorsa settimana era 0,86: la cabina di regia di oggi che deve decretare i nuovi colori delle regioni, l'ha invece ricalcolato a 0.9 (qui tutti i valori Rt per regione). Ma calano i ricoveri Covid in tutti i reparti: oggi sono -32 rispetto a ieri. E le vittime, anche queste in calo, sono 6.

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Sul fronte del bollettino, oggi si registrano gli stessi contagi di ieri, ma un rapporto tra contagi e tamponi più basso. Il bollettino Covid di oggi, 16 aprile, registra 326 nuovi positivi (come ieri) su 2.719 test processati nel percorso nuove diagnosi: il 12% (ieri 13,7%). Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 961 test e sono stati riscontrati 99 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare).

Il Servizio Sanità della Regione Marche rende noto che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4.853 tamponi: 2.719 nel percorso nuove diagnosi e 2.134 nel percorso guariti. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 961 test e sono stati riscontrati 99 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 10%.

Covid Marche, i contagi nelle province

Come detto, i positivi nel percorso nuove diagnosi sono 326, si cui 64 sintomatici: 70 in provincia di Macerata, 77 ad Ancona, 91 a Pesaro e Urbino, 26 a Fermo, 47 ad Ascoli Piceno e 15 fuori regione. Il totale dei contagi dall'inizio dell'epidemia sale dunque a quota 93.882. Sono una dozzina i comuni delle Marche che rischiano la zona rossa, a causa dell'alta incidenza dei nuovi casi.

L'origine dei contagi

Dei 326 nuovi contagi, 78 nascono in casa, 91 da contatti stretti con persone positive, 8 sul lavoro, 2 in ambiente di socialità, 1 in contesta assistenziale, 4 riguardano studenti, 1 è emerso con lo screening del percorso sanitario. Per altri 77 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.

Covid: ricoveri in calo

Calano i ricoveri per Covid nelle Marche: nelle ultime 24 ore il bilancio è stato infatti di -32. Calano le Terapie intensive (-4) e quelle semi intensive (-5). Ma il calo più forte è quello registrato nei reparti non intensivi che hano registrato un -23 in 24 ore. I totale dei ricoverati a oggi è di 718 persone.

Coronavirus, i decessi

Sono sei i morti di Covid nelle Marche: si tratta di 5 uomini e una donna di età comprese tra i 65 e gli 85 anni. Tre vittime sono della provincia di Macerata, due di Pesaro Urbino e una di Ancona. Sono ad oggi 2836 i deceedi per il virus nelle Marche: il 97,1% aveva precedenti patologie e l'età media delle vittime è di 82 anni.

Riaperture ristoranti, Acquaroli: "L'importante è il rispetto dei protocolli"

Ristorante aperti a pranzo e cena perché “credo che la cosa importante sia il rispetto dei protocolli. che significa che facciamo agire tutti in sicurezza”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, ospite di Radio24, che è tornato sul tema della riapertura a maggio anche nelle Marche, commentando le linee guida delle Regioni proposte al Comitato Tecnico Scientifico. Acquaroli ha ricordato che le Marche vengono da “settimane di zona rossa o arancione, anche con restrizioni introdotte da ordinanze regionali” e “alcuni giorni di zona gialla da dicembre a febbraio”.

Nonostante tutto “l'impatto è stato importante. Credo che le restrizioni - ha aggiunto - debbano essere legate ad un senso. Il rispetto dei protocolli, secondo me, è il rispetto di norme che evitano il contagio, anche facendo quotidianamente delle azioni che non sono pericolose”. “Chiusure e comportamenti mirati ad evitare i contagi - ha ribadito -, piuttosto che chiusure indiscriminate che sicuramente hanno un'efficacia nel controllo della curva, ma rischiano di penalizzare un maniera devastante la nostra economia”.

Il governatore ha citato il caso di estetiste e parrucchieri, ma anche i ristoranti, “che se sono aperti a pranzo, non si capisce perché non possano essere aperti anche a cena, se si applicano i protocolli, se c'è il distanziamento”.

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