Covid Veneto oggi: bollettino coronavirus 31 dicembre

Sono 4.800 i nuovi contagi, scendono i ricoverati in area non critica (-15) ma salgono le terapie intensive (+4). E ci sono altri 129 decessi

Covid oggi 31 dicembre Veneto: dati e contagi

Covid oggi 31 dicembre Veneto: dati e contagi

Venezia, 31 Dicembre 2020 - Crescono i contagiati dal coronavirus in Veneto: oggi sono 253875 (+4800 nelle ultime 24 ore, ieri +2986). Tornano a salire gli attualmente positivi, che toccano quota 91073 (+1050). Aumenta il numero di deceduti, che oggi sono 6539 (+129 nelle ultime 24 ore, ieri +112). Crescono i guariti: 156263 (+3621). Tornano a scendere i ricoverati negli ospedali: oggi sono 3427 (-11). 3033 sono in area non critica (-15), di cui 2698 positivi (-13) e 335 guariti (-2). Sono 394 le persone ricoverate in terapia intensiva (+4), di cui 361 positive (+3) e 33 negativizzate (+1).

Indice Rt sopra 1

"L'attuale indice Rt e' pari a 0,93, in lieve aumento nelle ultime settimane ma Liguria, Calabria e Veneto sono sopra 1, Basilicata, Lombardia e Puglia intorno a 1 ed Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche vicine a 1". Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanita', nel corso della conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia, sottolineando la necessita' di "continuare a rispettare con rigore tutte le misure di contenimento previste". 

Zaia: "Abbiamo rispetatto leggi e norme"

In Veneto "noi abbiamo fatto tutto ciò che è rispettoso delle leggi e norme" e i morti "sono soprattutto anziani. Perché? Se fosse così facile rispondere avremmo sconfitto il Covid". Lo afferma il presidente della Regione Luca Zaia in un'intervista pubblicata sui quotidiani del gruppo Athesis, L'Arena e il Giornale di Vicenza. "La verità - aggiunge Zaia - è che siamo davanti a mutazioni che possono avere comportamenti che ancora non conosciamo. Poi pesano i comportamenti personali. Si muore di più in Veneto perché siamo rimasti gialli? Ma allora come lo spieghiamo che il Lazio, che è sempre rimasto giallo, ha meno morti?", e aggiunge che "se ci avessero messo in scenario rosso saremmo stati in rosso. Ma non lo decide la politica il posizionamento, bensì i tecnici".

Zaia respinge le accuse di un fallimento del 'modello veneto': "Ci prendiamo cura di tutti i pazienti - puntualizza - abbiamo chiuso meno prestazioni che nella prima fase", e di non aver bloccato la mobilità, veicolo di contagio. "Le regole più stringenti sono state emesse - ricorda - con l'ordinanza 'giallo plus'. Ma stabilito il modello, e l'hanno fatto grandi scienziati, noi siamo chiamati ad applicarlo. O meglio, sono loro che lo applicano ogni venerdì dicendoci in che scenario siamo". Indicando tre obiettivi per il 2021 ("Chiudere il Covid, aprire il tavolo delle trattative per l'autonomia e concludere la Pedemontana"), Zaia infine per le scuole ritiene "non prudente" la riapertura a gennaio: "La Prevenzione è al lavoro - conclude - e ci dirà se servono misure".

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