Coronavirus Veneto oggi, bollettino 17 febbraio. Zaia: "Variante brasiliana arrivata"

E' caccia ai vaccini; "L'italia deve accelerare, cercarlo sul libero mercato non è reato ed è l'unico modo per debellare il virus"

Luca Zaia

Luca Zaia

Venezia, 17 febbraio 2021 - "Nelle ultime 24 ore abbiamo trovato 492 positivi, un'incidenza bassissima rispetto ai tamponi effettuati". A darne notizia è il governatore Luca Zaia nella consueta diretta Facebook con il bollettino Covid della regione Veneto.

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 "Il problema delle varianti ha influito nel nostro calo: noi abbiamo isolato la variante inglese il 24 dicembre, prima di tutti - spiega il governatore -. Quindi attenzione alle varianti, sono molto pericolose: all'estero la situazione è preoccupante, specie in Germania: il Paese ha prolungato il lockdown, ma va affrontato in modo costruttivo. Senz'altro mantenere il distanziamento corretto, usare la mascherina e lavarsi spesso le mani serve più di un lockdown. Abbiamo protocolli di cura che prima non avevamo, tamponi a raffica, ma resto convinto che il vaccino sia l'unica risposta giusta".

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Il bollettino dei contagi in Veneto: tutti i dati

Scendono i nuovi positivi al Covid-19 in Veneto, oggi sono +492 mentre ieri erano +638 (totale 322.846). Calano gli attualmente positivi, oggi sono 23.378 (-875). Crescono i decessi: oggi sono +70 mentre ieri erano +42 (totale 9.621). Aumentano i guariti, che salgono a quota 289847 (+1.297).  Diminuiscono i ricoveri causati dal Coronavirus in Veneto, oggi sono 1.470 (-48). 1336 persone sono in area non critica (-46), di cui 875 positive (-18) e 461 negativizzate (-28). Sono 134 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-2), di cui 97 positivi (-5) e 37 negativizzati (+3).

 

Veneto Covid free con i vaccini

"Se avessimo una potenza di fuoco sui vaccini da qui all'estate scriveremmo Veneto Covid free. Io non ho cercato intermediari ma ci hanno cercato loro. Il dottor Flori ha selezionato e noi abbiamo fatto la scelta di dividere la fase di indirizzo con quella gestionale. Siamo assolutamente collaborativi. Noi non riusciamo a validare il lotto, ci deve essere per forza un lavoro di squadra. Sull'acquisto di vaccini "Abbiamo la collaborazione dei colleghi di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Marche. Non è un problema di avere vaccini più buoni - ha precisato Zaia - ma l'unico fattore è il tempo. Se riusciamo a vaccinare tutte le aziende e tutti i cittadini, in 3-4 mesi partiamo prima di chi sta ad attendere i vaccini. Se ci sono questi canali, e se sarà confermato che non è acqua distillata, l'Italia deve assolutamente accelerare, e fare come gli altri Paesi che acquistano sul libero mercato. Servono più vaccini di quelli che vengono richiesti. Nella legalità io devo fare tutto per avere questi vaccini".

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"Cerchiamo il bene dei nostri cittadini senza alcun tornaconto"

“La nostra campagna vaccinale  sta avanzando - prosegue il presidente della Regione Veneto -, ieri abbiamo vaccinato 6mila persone, ma potremmo fare molto di più se ci dessero le dosi. In Israele, con una campagna a tappeto, ora stanno uscendo dall'emergenza. In questo momento la domanda supera l'offerta, noi stiamo facendo le verifiche e attendiamo il via libero del commissario Arcuri. Noi non ce ne stiamo con le mani in mano aspettando il piano vaccinale, anche se sarebbe più comodo, ma cerchiamo il bene dei veneti senza alcun tornaconto personale”.

Covid e varianti: oltre all'inglese individuata anche quella brasiliana nel padovano 

"La variante inglese è nel 17%-18% dei tamponi - spiega ancora Zaia -,  ma non abbiamo notizie di focolai. La variante brasiliana è stata individuata nel padovano".

"Stop allo sci? disarmante ospitare una kermesse internazionale e invitare tutti a rinunciare a questo spettacolo"

“In queste ore - conclude il Presidente Zaia - stiamo assistendo all’ennesima battuta d’arresto per l’economia montana. La salute va sicuramente tutelata, ma l’emergenza non esclude la condivisione di scelte e tempi di intervento. E’ disarmante ospitare una kermesse internazionale dello sci e, allo tempo stesso, invitare cittadini e appassionati di sport invernali a rinunciare a questo spettacolo”.