Eclissi di sole 10 giugno, a che ora è e come vederla

In Italia si può ammirare solo come parziale, quando la Luna si pone tra la Terra e il Sole proietta la sua ombra sul nostro pianeta

Eclissi di sole, per osservarla servono filtri adeguati (FotoSchicchi d'archivio)

Eclissi di sole, per osservarla servono filtri adeguati (FotoSchicchi d'archivio)

Bologna, 10 giugno 2021 - Si è fatta aspettare sei anni. Ma oggi (10 giugno) torna. Stiamo parlando dell’eclissi di Sole. Dopo sei lunghi anni, l’ultima volta fu il 20 marzo del 2015, una eclissi di Sole è nuovamente visibile, parzialmente, dalle nostre parti.

Il fenomeno dà spettacolo dalle 11,45 alle 12,45 quando la Luna si pone tra la Terra e il Sole proietta la sua ombra sul nostro pianeta. "Alle nostre latitudini – spiega Thomas Mazzi, presidente del Gruppo astrofili centese - l’eclissi sarà parziale e di piccola entità, solo una piccola parte del disco solare verrà oscurato dalla Luna. Ma l’effetto ‘wooow’ sarà ugualmente garantito. Questi eventi sono abbastanza comuni, tra una eclissi e l’altra possono passare solo alcuni mesi ma alle volte l’intervallo può durare fino a diversi anni. Il loro susseguirsi non è casuale, anzi è ben conosciuto fin dall’antichità".

E’ infatti noto il ‘ciclo di Saros’, un periodo di 18,03 anni al termine del quale si ripetono le stesse eclissi lunari e solari. Durante un Saros avvengono 29 eclissi di Luna e 41 eclissi di Sole. La scoperta del ‘ciclo di Saros’ si deve ai Caldei, circa 2.500 anni fa, come testimoniano le loro tavolette d'argilla.

I Caldei si accorsero che Luna, Sole e Terra si ritrovano nella stessa condizione ciclicamente. "Questo evento – continua il presidente degli astrofili - un tempo ritenuto magico, oggi è solamente una bellissima occasione per osservare il cielo di giorno nel massimo della sicurezza imposta dalle normative anti - covid. Il Sole dalla grande luminosità, a differenza delle stelle, permette di essere osservato in proiezione. Ovvero i suoi raggi attraversano gli strumenti ottici degli astrofili e creano l’immagine del disco solare su un supporto; non vi è quindi alcun bisogno di toccare o appoggiare i propri occhi all’oculare del telescopio".

Va ricordato che la visione del Sole senza protezioni appositamente realizzate è pericolosa e rischia di procurare danni permanenti alla vista.

Nel tempo moderno delle videoconferenze l’evento sarà trasmesso online, in sicurezza, grazie alle associazioni astrofili di Cento (Ferrara), di San Giovanni in Persiceto (Bologna), di Cavezzo (Modena) e di Bologna.

Mentre è possibile osservare dal vivo l’evoluzione dell’eclissi nella piazza della Rocca di Cento, attraverso un dispositivo installato per l’occasione dagli astrofili, e all’interno nella chiesa di San Petronio in piazza Maggiore a Bologna. In chiesa il fenomeno celeste, attraverso la celebre meridiana, sarà proiettato su una colonna per poi finire sul pavimento. Ma anche in questo caso gli astrofili porteranno un pannello per rendere migliore la visione dell’eclissi.

La seconda eclisse di quest’anno si verificherà il prossimo 4 dicembre e sarà un'eclissi solare totale. Ma sarà visibile totalmente solo dall'Antartide. Per maggiori info sull’evento di oggi: astrofilicentesi@gmail.com; cell 346 8699254 Whatsapp e voce.

Vedere l'eclissi: i rischi

Occorre prestare estrema attenzione nell’osservare il fenomeno dell’eclissi perché gli occhi sono a rischio se non si adottano protezioni. Bisogna quindi utilizzare dei filtri adeguati e certificati, in grado di schermare i raggi non solo dalla radiazione visibile ma anche dai raggi infrarossi e ultravioletti che possono altrettanto recare danno.

Si possono acquistare dall'ottico occhiali per eclissi al costo di pochi euro per evitare danni permanenti alla retina causati da radiazioni infrarosse e ultraviolette. Da evitare cannocchiali, binocoli, occhiali da sole comuni o macchine fotografiche senza filtri speciali.

Se durante l'osservazione o subito dopo si inizia a vedere una macchia nera fissa con bruciori intensi o abbondante lacrimazione, è opportuno recarsi al pronto soccorso.