Freddo e infezioni respiratorie: 5 mosse per proteggere i polmoni

Come le temperature ci fanno ammalare in inverno: motivi e consigli utili

Malattie respiratorie: dalla tosse al mal di gola (immagine di repertorio)

Malattie respiratorie: dalla tosse al mal di gola (immagine di repertorio)

Bologna, 3 febbraio 2023 – Siamo nel pieno dell’inverno, la stagione che ci espone maggiormente alle infezioni respiratorie. Ma come fanno le temperature ad alzare il rischio di infezioni? E come ci si può proteggere al meglio?

Questione di clearance

Il freddo inibisce alcuni importanti sistemi di difesa del nostro organismo da virus e batteri, riducendo la risposta immunitaria del nostro fisico. Spiega la professoressa Maria Pia Foschino Barbaro dell'Università di Foggia, curatrice del vademecum ‘Viaggio nel respiro’: “Le temperature ambientali fredde favoriscono una maggiore trasmissione e sviluppo di infezioni respiratorie a causa di alterazioni della ‘clearance muco-ciliare’, un importante meccanismo di difesa delle vie respiratorie in grado di contrastare e bloccare l'ingresso nei polmoni di corpi estranei e agenti patogeni come virus e batteri”. Cos’è la clearance muco-ciliare? Tale definizione descrive il naturale meccanismo di pulizia del nostro apparato respiratorio, dato da due fattori: il primo è il muco, che lubrifica le pareti di trachea e bronchi, che dev’essere di una certa composizione, quantità, viscosità e adesività; il secondo sono i movimenti delle ciglia, minuscoli peletti che abbiamo nelle pareti e che indirizzano il muco verso l’uscita giusta, non facendolo accumulare nei bronchi. I movimenti devono essere frequenti e della giusta potenza. In poche parole, il freddo rende il muco meno ottimale e le ciglia meno performanti, creando una situazione favorevole all’ingresso di virus e batteri.

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Importanti vescicole

Inoltre, secondo un recente studio condotto dai ricercatori della Massachusetts Eye and Ear e della Northeastern University, le basse temperature provocano una consistente diminuzione delle vescicole extracellulari presenti nel naso, veri e propri ‘guardiani’ che di solito neutralizzano i virus prima che abbiano modo di infettare le cellule; meno vescicole, meno difese. Mancando il filtro naturale del naso, i polmoni sono quindi particolarmente esposti a infezioni. La stagione invernale rappresenta quindi il periodo di maggiore allarme per la salute dei polmoni, sia per gli effetti del freddo sulla risposta immunitaria e sui meccanismi di difesa delle vie respiratorie sopra descritti sia per l'esposizione ai più consueti fattori di rischio.

I fattori che danneggiano i polmoni tutto l'anno

“Ai rischi legati all'azione sull'organismo delle basse temperature tipiche dell'inverno vanno aggiunti anche i fattori che danneggiano i polmoni tutto l'anno, come il fumo, l'inquinamento e l'azione dei radicali liberi che sono alla base dello stress ossidativo”, aggiunge Foschino Barbaro. “Ecco perché, soprattutto d'inverno, è importante adottare accorgimenti e avere buone abitudini che aiutino l'organismo a contrastare lo stress ossidativo. Una spia dello stress ossidativo è il deficit di glutatione, il principale antiossidante delle cellule umane. La produzione del glutatione può essere favorita da micronutrienti ricchi di anti ossidanti o sostanze come l'N-Acetilcisteina”.

Cinque mosse utili per proteggere i polmoni

Le 5 mosse per affrontare al meglio le settimane più fredde e mettere al riparo i polmoni, consigliate dalla professoressa Foschino Barbaro, sono: 1) proteggere bocca e naso, all'aperto come nei luoghi chiusi, soprattutto se affollati, mediante sciarpe o mascherina; 2) adottare buone abitudini di prevenzione; una buona pratica può essere di mantenere caldo l’intero corpo vestendosi adeguatamente quando si esce. Il freddo non si prende solo in faccia, ma ovunque; 3) smettere di fumare; 4) controllare la qualità dell'aria; in casa è buona prassi arieggiare a turno le stanze, stando ovviamente in un altro ambiente quando la finestra è aperta; 5) fare il pieno di sostanze antiossidanti.