Governo Draghi, Bonaccini: "Spero le Regioni non debbano acquistare vaccini"

Le priorità indicate dal presidente della Conferenza delle Regioni durante le consultazioni con gli Enti Locali. De Pascale: "Un esercito civile"

Stefano Bonaccini alla Camera con Decaro (Anci) e De Pascale (Upi)

Stefano Bonaccini alla Camera con Decaro (Anci) e De Pascale (Upi)

Roma, 10 febbraio 2021 - Lotta alla pandemia "affinché sia la più rapida e incisiva possibile" e Recovery Plan "da spendere bene e velocemente". Sono le due "priorità assolute" avanzate dal presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, durante le consultazioni con gli Enti Locali alla Camera (video).

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Ristori e Recovery Plan

Con Mario Draghi "ci siamo detti che i ristori è bene che arrivino il prima possibile a chi li merita", ha dichiarato Bonaccini (video). "Sul Pnrr abbiamo chiesto un incontro urgente perché su questo non eravamo riusciti a incontrare Conte, che voglio ringraziare per il grande lavoro fatto con noi. Un confronto serve affinché ci sia una più concertata e condivisa collaborazione, perché nessun governo senza la partecipazione degli Enti locali può riuscire a mettere a terra oltre 200 miliardi".

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Vaccini

"Ogni acquisto di vaccini deve avere autorizzazioni precise e serve una leale collaborazione tra governo e regioni, mi auguro che non ci sia bisogno di acquisti fatti singolarmente e autonomamente" dalle regioni.

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Nuovo Dpcm: "Centrale il nodo spostamenti"

"Il Governo dovrà fare un nuovo dpcm. Noi domattina abbiamo una Conferenza delle Regioni e Province autonome e discuteremo di questo. Mi pare che in questo momento una delle questioni principali sia il tema dello spostamento tra Regioni. Domattina ne discutiamo, poi daremo il nostro parere e pensiero a chi dovrà formare il governo". Ha aggiunto Bonaccini all'uscita dalle consultazioni.

De Pascale (Presidente Upi): "Un esercito civile"

"Grazie al presidente Draghi per questo invito che era tutt'altro che scontato e che ci ha onorato profondamente", ha detto il presidente nazionale dell'Unione Province d'Italia Michele De Pascale.  

"Devo dire che al di là dell’invito formale l'incontro ha dato la piena testimonianza di quanto per il presidente sia importante tutto il sistema degli enti territoriali. Abbiamo avuto la sensazione che le riflessioni che abbiamo portato siano state di grande interesse e che il Governo che si va insediando, che ha un profilo di autorevolezza molto elevato grazie alla sua guida, abbia la consapevolezza di avere il bisogno di “un esercito civile diffuso" in tutta Italia di sindaci, amministratori locali e presidenti di Regione che facciano la propria parte nell'attuare la sfida della vaccinazione e dei nuovi investimenti. In particolare come sistema delle provincie abbiamo focalizzato tre punti, due riteniamo siano urgenti e fondamentali".

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"Occasione per scuole e infrastrutture"

"In questo paese la situazione delle scuole dal punto di vista edilizio è in forte criticità, lo abbiamo visto durante la pandemia nelle necessità di adeguare i plessi. Il Recovery Plan è l'occasione per dire ai cittadini e ai ragazzi e ragazze italiane che non ci sarà mai più una scuola non a norma dal punto di vista sismico, per dire ai Fridays for Future che le loro scuole non sono un disastro dal punto di vista energetico, ma luoghi innovativi dove il risparmio energetico e la transizione energetica sono la frontiera rispetto a ciò che c'è nel nostro paese". "L'altro elemento, le infrastrutture. Dobbiamo evitare che casi come quelli di Genova si ripetano. Purtroppo nel nostro paese la situazione dei ponti e viadotti è in grandissima difficoltà, le province gestiscono il 70% della rete viaria, questa è l'occasione per mettere a norma e in sicurezza tutte le infrastrutture che sono a rischio".