LORENZO PASTUGLIA
Cronaca

Mancini a ‘Che tempo che fa’: "Le dimissioni da ct? Mi è dispiaciuto, sarei rimasto altri 10 anni”

L'allenatore di Jesi ospite da Fabio Fazio su Nove per la presentazione del libro "Le cose importanti" di Gianluca Vialli: "Lo sento sempre accanto a me, l'amicizia fraterna va al di là di tutto”

Mancini a ‘Che tempo che fa’: "Le dimissioni da ct? Mi è dispiaciuto, sarei rimasto altri 10 anni”

Ancona, 15 gennaio 2024 – “Se mi rimprovero le dimissioni da c.t.? No, a me è dispiaciuto molto perché mi trovavo benissimo, sarei rimasto in Nazionale altri 10 anni”. È un Roberto Mancini a tutto tondo quello che è stato ospite da Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’, in onda su Nove, domenica sera. Dopo il burrascoso addio in estate alla Nazionale che aveva deluso tanti — il presidente Figc, Gabriele Gravina, si era detto “deluso da lui dal punto di vista umano” e tanti tifosi lo avevano accusato di essere andato via per soldi —, il 59enne jesino è ripartito dall’esperienza con la ricchissima selezione dell’Arabia Saudita (ma tecnicamente di dubbio valore): “Là mi trovo bene — ha detto Mancini — anche se il lavoro è piuttosto duro. L’arabo? Ho imparato solo qualche parola”.

L'intervento di Roberto Mancini a 'Che tempo che fa'
L'intervento di Roberto Mancini a 'Che tempo che fa'

Mancini: "Vialli? Lo sento sempre accanto a me”

Mancini è intervenuto da Fazio in occasione della presentazione di "Le cose importanti" di Gianluca Vialli, scomparso il 6 gennaio 2023 per un tumore al pancreas di cui soffriva dal 2017. Un libro edito da Mondadori e messo insieme da Pier Domenico Baccalario e Marco Ponti nel corso delle chiacchierate fatte con l'ex campione di Cremonese, Sampdoria, Juventus. Compagno inseparabile di Mancini nella Genova blucerchiata, vennero definiti “Gemelli del Gol” e furono una coppia inseparabile: “Abbiamo vissuto anni bellissimi insieme, eravamo giovani, ci siamo divertiti tanto — le parole del Mancio — Lo sento sempre accanto a me. L'amicizia fraterna va al di là di tutto. Eravamo legatissimi. È stato importantissimo per la vittoria degli Europei, aveva un carisma fortissimo".

Mancini e il futuro: “Spero di poter tornare alla Samp”

Il primo incontro con Vialli “avvenne su un treno per Coverciano — ha raccontato l’allenatore di Jesi — Gli dissi di venire alla Samp perché eravamo una squadra giovane con un grande presidente (Paolo Mantovani, ndr)”. E ancora un altro aneddoto: “Una volta entrò in campo galoppando come fosse a cavallo, fu divertentissimo — ricorda Mancini — Vincemmo quella partita e continuò a farlo per un po' di partite”. E proprio alla Samp Mancini spera un giorno di tornare, nella città nella quale quando arrivò da Bologna non apprezzava e che poi amò, per passarci 15 anni e diventare una colonna della squadra tra gli anni Ottanta e Novanta. Intanto però si prepara alla prima partita della Coppa D’Asia in programma martedì 16 gennaio contro l’Oman: “A Genova sono stato lì 15 anni — ha concluso — sogno di poterci ritornare”.