Nuovo Dpcm Veneto, Zaia "Noi zona verde o arancione? Confronto con le Regioni"

Il bollettino covid di oggi, sono 2.436 i nuovi positivi e 20 le vittime nell'ultimo giorno. I ricoveri in terapia intensiva salgono a 155. "Tamponi anche dai veterinari", e loro: "Noi ci siamo"

Nuovo Dpcm, Luca Zaia chiede che le Regioni siano ascoltate nella definizione delle zone

Nuovo Dpcm, Luca Zaia chiede che le Regioni siano ascoltate nella definizione delle zone

Venezia, 4 novembre 2020 - Veneto zona verde o arancione? E' ancora in bilico anche la posizione nel nuovo Dpcm del Veneto, così come per Emilia-Romana e Marche, nella lotta al coronavirus. "In questo momento non abbiamo notizie sulla classificazione del Veneto. Ma ieri sera ho portato le ragioni del fatto che il confronto non può prescindere da un confronto con la Regione", ha spiegato stamattina il governatore Luca Zaia. "Questa richiesta - ha aggiunto - mi sembra sia stata accolta. Lo ha detto Boccia (il ministro per gli Affari regionali, ndr) ed è stata riconfermata dal decreto del ministro della Salute Speranza".

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"Le Regioni - prosegue il presidente del Veneto - hanno anche chiesto che ci sia subito un decreto temporalmente collegato con misure economiche, e che si finanzi subito in maniera chiara e tempestiva il congedo parentale. C’è poi stata un’ulteriore richiesta su chi debba provvedere allo sgombero delle piazze in caso di assembramento. Ci sembra che questo sia stato recepito. Al momento il Veneto non ha elementi su classificazioni impegnative. Attendiamo il confronto con il governo. Abbiamo segnalato per iscritto che i modelli dei 21 parametri non tengono conto dei tamponi rapidi".

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"La mia preoccupazione - aggiunge però Zaia - non è il colore della fascia, ma che la fascia verde venga recepita come semaforo verde. Al momento - ha precisato - il Veneto non ha elementi su classificazioni impegnative. Attendiamo il confronto con il Governo. Abbiamo segnalato per iscritto che i modelli dei 21 parametri non tengono conto dei tamponi rapidi. Sappiamo però che se sgarriamo passiamo di fascia. Se verde permette il mantenimento dello status quo, passando ad arancione ci sono chiusure importanti, per andare sempre più crescendo fino al lockdown. Dipende da noi".

Il bollettino coronavirus in Veneto di oggi, 4 novembre

Sono 2.436 i nuovi positivi al coronavirus in Veneto nelle ultime 24 ore, per un totale di 65.531 infezioni dall'inizio dell'emergenza ad oggi. Salgono di 74 i ricoverati (1.193) e di 7 i ricoveri in terapia intensiva (155 in totale). Venti i decessi nelle ultime 24 ore.

Ad oggi, sono 17.284 i soggetti in isolamento domiciliare in Veneto, così suddivisi per provincia: Belluno 1941, Padova 986, Rovigo 1722, Treviso 2584, Venezia 3883, Verona 3412, Vicenza 2756. 

Zaia: Tamponi anche dai veterinari

“Ho dato disposizione - ha affermato il Governatore Zaia - di convocare i rappresentanti dei 2450 veterinari in Veneto per fare i tamponi. L’uomo è un mammifero: tutti i mammiferi hanno sette vertebre cervicali, allattano il neonato, e i veterinari sono esperti di questo. Non è nulla di trascendentale pensare di fare un percorso con i veterinari, se fossero disponibili per fare i tamponi”.

"Noi siamo pronti - è la risposta di Marco Melosi, pesidente dell'Associazione nazionale medici veterinari -. Siamo una professione sanitaria e come tale siamo disponibili. Naturalmente il tutto deve avvenire su base volontaria e alle stesse condizioni dei medici di base, sia sotto l'aspetto retributivo sia rispetto ad una fornitura di dispositivi di sicurezza. Detto questo, noi ci siamo".

Il comitato di crisi covid

"Ieri in Giunta - ha aggiunto Zaia - abbiamo deliberato la costituzione di un comitato di crisi per il Coronavirus, che farà sintesi delle misure che prendiamo. Condividiamo così le decisioni - ha aggiunto - con un board dove c'è un rappresentante per Azienda Ulss e ospedaliera, dirigenti centrali delle aree della sanità, sociali e Protezione civile. Siamo una squadra e dobbiamo lavorare valorizzando ogni professionalità".

Covid, Zaia: serve pazienza

 "Le regioni sono perfettamente a conoscenza del meccanismo dei 21 parametri, che hanno sottoscritto uno per uno, quindi sono consapevoli che possono scattare alcune restrizioni conseguenti. Sulla misura del coprifuoco alle 22, come previsto nel Dpcm, andrà in vigore per tutti. C'è da dire, comunque, che i cittadini italiani sono psicologicamente molto stanchi, ce ne accorgiamo anche su noi stessi, ma sicuramente gli italiani sono esausti e forse stanno perdendo la speranza. Ma voglio dire loro che stiamo andando nella direzione giusta, e non lo dico io ma gli scienziati: penso agli anticorpi monoclonali e al vaccino. Bisogna avere però ancora pazienza, la scienza necessita di tempo e sperimentazioni".