OnlyFans, cos'è e quanto si guadagna

Ecco come funziona il social network per adulti in cui Carol Maltesi era influencer. Il record di Bella Thorne: ha guadagnato un milione di dollari in un giorno

OnlyFans, cos'è e quanto si guadagna (repertorio)

OnlyFans, cos'è e quanto si guadagna (repertorio)

Bologna, 30 marzo 2022 - Dopo l'efferato omicidio di Carol Maltesi, nome d'arte Charlotte Angie, la ragazza uccisa dal bancario milanese Davide Fontana, si è molto sentito parlare di OnlyFans. La 26enne italo-olandese era, infatti, un'influencer del sito dove condivideva del materiale. Ma cos'è OnlyFans?

OnlyFans è un sito web di intrattenimento per adulti, sul quale i 'creatori' possono vendere contenuti ai propri 'fan'. A differenza dei social network tradizionali, questo sito non ha una politica restrittiva sui contenuti, per questo agli utenti è consentito condividere foto di nudo in cambio di un compenso. Una politica che si distingue, ad esempio, dai social del gruppo Meta (Instagram, Facebook, ecc.) dove anche il semi-nudo viene bannato (cancellato) o soft bannato (ovvero reso invisibile alle ricerche, anche se continua ad esistere sulla piattaforma).

Come nasce

Il sito è stato lanciato nel 2016 dalla società Fenix International Limited e dal britannico Tim Stokely, attuale Ceo. Fino al 2021 è stato possibile pubblicare contenuti pornografici di vario tipo. Prima del cambio di politica, la piattaforma ha subito pressione da parte di bance e investitori ed è stata oggetto di diverse indagini per via di contenuti condivisi da minori.

Poi la decisione, nell'ottobre 2021, di irrigidire le regole del sito permettendo solo la condivisione di foto di nudo, con un maggior controllo sulle utenze. Sono inoltre vietati contenuti che istigano all'odio o alla violenza. L'iscrizione è vietata ai minori di 18 anni. 

Come funziona

Ad usare OnlyFans sono principalmente dilettanti, modelli (e modelle) pornografici professionisti, ma viene sfruttato anche da chef, appassionati di fitness e artisti di vario tipo per vendere contenuti multimediali. 

L'accesso al sito è gratuito, ossia  ci si può iscrivere ed entrare gratis, ma per vedere i post è necessario pagare l'utente che li ha pubblicati. O meglio, si paga una prima volta per 'diventare fan', cioè seguire il profilo, e poi può essere rischiesta una cifra extra per sbloccare più contenuti. Anche lo scambio di foto e video in chat si paga a parte: l'utente che crea può preparare contenuti 'personalizzati' e richiedere un pagamento apposito.

Allo stesso modo, ci si può iscrivere per pubblicare contenuti e guadagnare chiedendo la sottoscrizione di abbonamenti o pagamenti di vario tipo ai 'fan'. L'iscrizione per utenti semplici e creatori funziona allo stesso modo, con la differenza che ai secondi è richiesto di aggiungere un conto di riferimento per indirizzare i pagamenti. 

Tutte le transazioni di denaro devono avvenire tramite OnlyFans, che prende una quota sui guadagni (viene trattenuto circa il 20% del fatturato). Cercare di bypassare la piattaforma è illegale e poco sicuro. 

Quanto si guadagna

Il record di guadagni lo ha stabilito Bella Thorne, attrice e cantante statunitense, guadagnando più di 1 milione di dollari  in un solo giorno e più di 2 milioni in una settimana, nell'agosto 2020. Per l'utente medio è difficile stabilire delle cifre precise, i ricavi dipendono dal numero di iscritti, dal prezzo dei contenuti, dalla costanza con cui si pubblica da quanto si sponsorizza il proprio profilo. Per esempio, "con circa 50 iscritti - spiega un utente anonimo - i quali pagano un abbonamento mensile di circa 10 euro, e in più acquistano materiale extra nei messaggi, si guadagnano circa 400 euro al mese". Un'entrata non costante durante tutto l'arco dell'anno, se si considerano i periodi di inattività del profilo. Secondo Trend online la media di guadagno si aggira intorno ai 180 dollari al mese.

Gli abbonamenti variano dai 4,99 ai 49,99 dollari (il cambio di valuta viene fatto in automatico al momento dell'incasso), con la possibilità di pacchetti trimestrali. In Italia, così come per le altre forme di guadagno, se vengono superati i 5.000 euro è necessario aprire una partita Iva a regime forfettario, come ogni libero professionista.