Ordinanza Zaia oggi nel Veneto: misure valide fino al 23 dicembre

Bollettino coronavirus: calano i nuovi contagi (3.834) ma aumentano i morti (114 contro i 107 di ieri). L'indice Rt del Veneto è il più alto in Italia. I sindaci veneti: "I divieti funzionano, oggi molta meno folla nelle strade"

Il governatore Luca Zaia

Il governatore Luca Zaia

Venezia, 19 Dicembre 2020 - Oggi in Veneto entra in vigore la nuova ordinanza che impedisce gli spostamenti tra comuni dopo le 14. Sarà valida solo fino al 23 dicembre, visto che dal 24 al 6 gennaio sarà in vigore il nuovo decreto legge (più restrittivo). "Fino al 23 dicembre, ore 24, in Veneto è valida la nostra ordinanza - ha detto in conferenza il governatore Zaia -, la cosiddetta zona arancione 'light', con la chiusura dei confini comunali dalle 14. Poi dal 24 dicembre decadono gli effetti, perchè entra in vigore il provvedimento del Governo". "Abbiamo sempre detto - ha aggiunto - che se le misure nazionali fossero state più blande restava la nostra ordinanza. Ora, dal punto di vista gerarchico, decade invece dal 24".

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Dato Rt Veneto

Nel nuovo monitoraggio dell'Istituto sanitario della sanità, il Veneto è stato inserito dagli esperti nel novero delle sole tre regioni italiane in scenario 2, ossia quella in cui la “situazione di trasmissibilità è sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario nel breve e medio periodo, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente compresi tra 1 e 1,25”. Il dato Rt del Veneto è al momento il più alto d'Italia.

Bollettino Covid Veneto

Diminuiscono i contagiati dal coronavirus in Veneto: oggi sono 213054 (+3834 nelle ultime 24 ore, ieri +4211). Calano gli attualmente positivi, che scendono a quota 97816 (-198). Aumenta il numero di deceduti: sono 5382 (+114 nelle ultime 24 ore, ieri +107). I dimessi salgono a 9415 (+170). Continuano a calare i ricoverati negli ospedali: sono 3213 (-85), 2844 sono in area non critica (-89), 369 in terapia intensiva (+4).

Nuova ordinanza, risultati positivi

"In questo sabato prima di Natale i dati che stanno arrivando dai territori e dai colloqui con diversi sindaci sono confortanti e c'è molta meno gente in giro. Non ci sono gli assembramenti delle scorse settimane che hanno rappresentato un problema e favorito probabilmente i contagi. L'ordinanza sta funzionando", esulta Mario Conte presidente di Anci Veneto. "Sicuramente i risultati sono merito anche dei sindaci che stanno applicando l'ordinanza nei propri Comuni facendo rispettare le regole - rileva Conte -. Le misure dell'ordinanza confermano che il metodo di Zaia che ha ascoltato e condiviso con i sindaci problemi e soluzioni sta funzionando".

Il presidente di Anci Veneto conclude con un appello ai cittadini: "Continuiamo così perché questa è la strada giusta. Non è semplice, ma dobbiamo rimanere a casa. Con lo sforzo di tutti possiamo uscire da questa situazione difficile che vede le nostre strutture sanitarie sotto pressione. Con il nostro senso civico possiamo salvare vite umane che è quello che stiamo facendo in queste ore".

Zaia: "Governo provveda ai ristori"

“Dovremo vigilare - afferma il Governatore Zaia -, il presupposto per le misure del Governo è che le imprese vengano ristorate sulla base del fatturato 2019. Ieri sera Conte si è impegnato dal primo gennaio a provvedere ai ristori. Certo è che l'adozione delle misure restrittive è sempre più difficile e vengono sempre meno comprese dai cittadini che, senza ristori, potrebbero anche andare via di testa”. “Ad oggi - spiega il Presidente della Regione - il Governo lavora per le riaperture il 7 gennaio 2021: scuola, impianti da sci e tutto il resto. Credo che, per decidere, si dovrà valutare la situazione epidemiologica qualche giorno prima. Oggi incontreremo il ministro dell'Istruzione Azzolina e il Governo per parlare dell'apertura delle scuole. Nessuno di noi tifa per non aprire le scuole, ma dobbiamo capire la quantità di alunni in presenza. Il 75% è molto impegnativo per le Regioni, bisogna anche valutare la situazione epidemiologica di gennaio e in 20 giorni con il Covid può accadere di tutto”.