Sanità Emilia Romagna, l'assessore Donini: "Bisogna correre"

L’assessore illustra i progetti elaborati con i 530 milioni del Pnrr: "Occasione irripetibile ma non dobbiamo sprecare un minuto"

Raffaele Donini, 52 anni, è l’assessore dell’Emilia Romagna alle politiche per la Salute

Raffaele Donini, 52 anni, è l’assessore dell’Emilia Romagna alle politiche per la Salute

Bologna, 27 febbraio 2022 - Per andare oltre il Covid la parola d’ordine è ’territorio’, unita alle innovazioni tecnologiche e all’impegno degli operatori. Ingredienti rafforzati dal sostegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza che porta in Emilia-Romagna 530 milioni.

Zona bianca, cosa cambia e cosa si può fare - Covid in Emilia Romagna: il bollettino del 27 febbraio Assessore Raffaele Donini, qual è la sanità che vorrebbe? "Una sanità che sia sempre più sul territorio e più vicina ai cittadini, che sappia investire nelle tecnologie per la rete ospedaliere, ma anche nel capitale umano, che rimane il cuore del nostro sistema sanitario" . Inizia la corsa per le gare dei progetti, quali sono i rischi? "Abbiamo un’occasione irripetibile per consolidare la sanità del futuro. Dobbiamo fare in fretta per realizzare tutto ciò che ci riguarda nei tempi previsti". Gli interventi fondamentali? "Tutti quelli che contribuiscono ad accorciare la distanza tra i cittadini e i servizi sanitari. Il Pnrr va in questa direzione, ma l’Emilia-Romagna era già avanzata. L’esempio più calzante è quello delle case della comunità e riguarda anche i medici di medicina generale: continueranno a essere centrali nella sanità territoriale: una parte della loro attività si svolgerà nelle case della comunità e il rapporto di fiducia con ogni assistito continuerà a essere garantito, così come l’attività ambulatoriale".

Quarta dose, per tutti? Chi la deve fare dall'1 marzo Potrà nascere con questi fondi un ospedale per il Covid? "Il Pnrr non prevede fondi per queste strutture. Ma la pandemia ci lascia, tra gli altri, il tema della tenuta del sistema ospedaliero di fronte a un’emergenza come quella vissuta. Una riflessione sugli ospedali Covid andrà fatta". I parametri della pandemia continuano a migliorare? "Sì. Tutti gli indicatori stanno scendendo: oggi (ieri n.d.r.) abbiamo circa 2.200 contagi, dieci volte meno di metà gennaio. L’occupazione nei reparti ordinari è del 15,6% e 8,9% nelle terapie intensive. Abbiamo dati già da zona bianca, ma non è ancora tempo per abbassare la guardia". Quanti sono i non vaccinati? "Siamo a una copertura complessiva del 90,8% con prima dose e 89% con il ciclo completo. Su una platea di 4 milioni e 296mila vaccinabili, 396mila non hanno ancora fatto la prima dose. Confidiamo che Novavax possa convincere almeno una parte degli indecisi".

Novavax in Emilia Romagna, prenotazioni da sabato 26 febbraio 2022 Erano previste le vaccinazioni a scuola: si faranno? "Siamo in una fase di confronto con l’ufficio scolastico regionale, rimane un nostro obiettivo". Caso Petropulacos: quale sarà il futuro della direttrice sospesa, che è stata una delle sue principali collaboratrici? "C’è un procedimento disciplinare in corso, attendiamo l’esito. La Regione ha già illustrato le proprie posizioni nelle sedi istituzionali". Il disavanzo 2021? "Le spese Covid devono essere in capo allo Stato. Abbiamo impiegato un miliardo di risorse regionali. Ma nel 2022, dato che si profila un potenziale importo di costi Covid di circa 500 milioni, l’unica via è richiamare lo Stato a una piena assunzione di responsabilità".