Seconde case zona rossa a Pasqua: spostamenti e divieti

Cosa prevede il regolamento nazionale per il periodo del 3,4,5 aprile quando tutta Italia sarà in zona rossa e quali sono le regioni che fanno eccezione perché hanno emesso ordinanze restrittive

Seconde case in zona rossa: a Pasqua alcune regioni saranno off limits

Seconde case in zona rossa: a Pasqua alcune regioni saranno off limits

Roma, 23 marzo 2021 - Seconde case in zona rossa: cosa succederà durante il periodo di Pasqua? Un tema scottante e che fa scattare sull'attenti molti governatori di regione in vista delle festività pasquali. Se dal 3 al 5 aprile, infatti, l'Italia sarà in lockdown (si applicherà su tutto il territorio nazionale il regolamento da zona rossa senza differenze di colori tra le regioni), l'ultimo decreto legge del 13 marzo permette il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione e anche nelle seconde case (sia all'interno, sia fuori regione). 

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E da disposizioni del 16 gennaio scorso, proprio perché si tratta di una possibilità limitata al 'rientro', è possibile raggiungere le seconde case anche in un'altra Regione o Provincia autonoma (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), ma solo per case che sono di proprietà o in affitto da un lungo periodo: bisogna provare cioè che il contratto è stato stipulato in precedenza al 14 gennaio 2021. Si possono spostare nelle seconde case solo le persone appartenenti alla famiglia convivente e la casa di destinazione non deve essere abitata da soggetti diversi da questi.

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L'ultimo provvedimento del governo però non è andato giù a molti dei presidenti di regione che, in questi giorni, hanno emesso ordinanze (o stanno pensando di emetterle) per limitare fortemente lo spostamento di turisti nella propria regione. Ecco le regioni dove sono in vigore restrizioni e divieti per raggiungere le seconde case nel periodo di Pasqua. 

Sardegna: divieto ai non residenti

E' il caso della Sardegna (prima zona bianca, ma dal 22 marzo diventa zona arancione) che vuole evitare un'invasione di turisti per Pasqua, alla stregua di quanto accadde la scorsa estate. Il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo diversi appelli anche dal mondo politico ha emanato un'ordinanza con la quale si prevede, fino al prossimo 6 aprile, che i non residenti possano raggiungere le seconde case da altre regioni o dall'estero solo in caso di "comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e/o di indifferibilita documentata ovvero per motivi di salute". Il provvedimento ribadisce anche le prescrizioni di quella con cui dall'8 marzo scorso sono stati resi obbligatori i tamponi per i passeggeri che arrivino senza certificato di vaccinazione o di negatività. Vettori e armatori prima dell'imbarco dovranno acquisire e verificare non solo la ricevuta dell'avvenuta registrazione sull'app 'Sardegna Sicura', ma anche la documentazione che attesti i requisiti previsti dal Dpcm del 2 marzo scorso per gli spostamenti dalle regioni di provenienza e quelli specificati nella nuova ordinanza regionale. Chi non potrà dimostrarli non potrà partire. Le compagnie aeree e marittime, infatti, potranno vietare l'imbarco in caso di documenti incompleti o se i passeggeri non hanno i requisiti necessari. 

Campania ordinanza Covid

Più stringenti e nette le misure anti-Covid adottate dalla Campania (zona rossa). L'ordinanza del governatore Vincenzo De Luca che prevede, dal 18 marzo al 5 aprile, lo stop agli spostamenti "dal comune di residenza, domicilio e dimora abituale sul territorio della Campania verso la seconda casa in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza". La permanenza nelle seconde case per motivi urgenti è limitata comunque solo al tempo "strettamente indispensabile" per risolvere queste situazioni. Il divieto di recarsi nelle seconde case, quindi, è imposto ai residenti nella regione Campania. ma anche i non residenti in regione. Come ha chiarito successivamente il governatore: "Chiarisco che è vietato andare nelle seconde case anche per chi è residente fuori regione". "Chi arriva per motivi di necessità deve comunque certificare la vaccinazione o la negatività al tampone - ha detto de Luca -, ma è vietato andare nelle seconde case. Altrimenti a Pasqua avremo decine di migliaia di persone in movimento e ci sarà un'onda d'urto di contagi che si diffonde in tutta la Campania". 

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Alto Adige spostamenti

La Provincia Autonoma di Bolzano ha deciso che fino al 6 aprire i residenti in zona rossa o arancione rafforzata non potranno raggiungere la loro seconda casa in Alto Adige che sarà invece, consentita solo agli altoatesini. Le seconde case, tra appartamenti o in residence multiproprietà, di residenti di altre regioni nelle località di montagna della provincia più settentrionale d'Italia sono in continua crescita. L'Alto Adige, che fino a domenica sera sarà in lockdown duro iniziato l'8 febbraio scorso, da lunedì 22 marzo ritorna in zona arancione. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha precisato, "sarebbe difficile spiegare a chi non puo' uscire dal proprio Comune il fatto che si consente, a chi vive in altre regioni, di fare le vacanze nella seconda casa". 

Valle d'Aosta zona Covid

Anche la Valle d'Aosta, alla stregua della Sardegna e della Campania, vuole evitare l'onda di turisti che invade la regione durante la Pasqua, cercando di evitare così un exploit dei contagi da coronavirus. Il presidente della Valle d'Aosta (zona arancione) Erik Lavevaz ha firmato un'ordinanza che differenzia le disposizioni in regione rispetto alle misure nazionali di zona arancione. Dunque è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Valle d'Aosta, e quindi anche per raggiungere le seconde case, "salvo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute". Per rafforzare questa norma la Regione ha messo nei weekend posti di blocco al confine con il Piemonte e controlli rinforzati alle frontiere con Francia e Svizzera.

Toscana seconde case

Il governatore della Toscana Eugenio Giani si allinea ai precedenti colleghi e stoppa fino all'11 aprile ai proprietari delle seconde case di recarsi in regione, a meno che non abbiano la residenza in Toscana. Chi ha la residenza fuori regione potrà andare nelle seconde case solo in presenza di motivi di salute, lavoro, studio o gravi situazioni di necessità. Giani ha anche precisato che "il raggiungimento della seconda casa da parte di residenti in Toscana è permessa secondo i limiti indicati dal Dpcm, quindi per attività di manutenzione".

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Sicilia: tampone obbligatorio

In Sicilia, invece, il presidente Nello Musumeci non vieta l'arrivo dei turisti nelle seconde case, ma, nei giorni scorsi, ha prorogato l'ordinanza che prevede l'obbligo del tampone per tutti quelli che raggiungono l'isola. "Al momento dell’arrivo nel territorio regionale - si legge nell'ordinanza regionale -, il soggetto interessato deve recarsi presso un drive in appositamente dedicato al fine di sottoporsi al tampone rapido antigenico", ma nel caso "in cui non intenda seguire la procedura indicata, può recarsi presso un laboratorio autorizzato e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese, con onere per la struttura stessa di dame comunicazione al Dipartimento di prevenzione dell’Asp territorialmente competente". Se il turista non segue queste regole, "ha l’obbligo di porsi in isolamento fiduciario per la durata di dieci giorni presso il proprio domicilio, con onere di dame comunicazione al proprio medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta ovvero all’Asp di pertinenza".

Veneto seconde case Pasqua 

Il Veneto per adesso si adegiua alla normativa nazionale per ciò che riguarda le seconde case e non ha ancora emesso alcun tipo di provvedimento. Però il presidente Luca Zaia ha sottolineato come "il divieto di spostamento nelle seconde case per chi viene da un'altra regione, adottato da altre Regioni, lo stiamo valutando non una, ma ventimila volte. Finora non è stato preso nessun provvedimento. Siamo la regione più turistica d'Italia, e io non sono tra i colleghi che ritengono che i turisti sono un problema".