BENEDETTA CUCCI
Alluvione: un anno dopo

Alluvione, tutto esaurito per il docufilm ‘Ho visto il finimondo’: restano due date

Sold out a Lugo e Ravenna, lista chiusa a Imola e Faenza. Per ora restano posti liberi solo a Cesena e Forlì

Bologna, 18 maggio 2024 – Il successo per la prima del film documentario ‘Ho visto il finimondo – Il racconto dell’alluvione’ prodotto da Quotidiano Nazionale-Il Resto del Carlino al cinema Modernissimo di Bologna è stato davvero grande. E l’entusiasmo per l’evento, andato sold out, ha contagiato la Romagna in vista del tour che sarà compiuto dall’opera diretta da Valerio Baroncini, vicedirettore del Carlino, e Marco Santangelo (musiche originali di Marco Reno Solferini). Sono già tutte esaurite le serate del 20 maggio (a Lugo, Salone Estense della Rocca) e di Ravenna (al cinema Mariani il 22 maggio). Per giovedì 23 maggio a Imola, al cinema Centrale, e lunedì 27 maggio, a Faenza, al Cinema Sarti, a causa della grande richiesta la lista è momentaneamente chiusa. Speriamo di poter mettere a disposizione nuovi posti, vi invitiamo a ricontrollare nei prossimi giorni a questo link: ilrestodelcarlino.it/hovistoilfinimondo

L'anteprima del docufilm 'Ho visto il finimondo' al Modernissimo di Bologna (FotoSchicchi)
L'anteprima del docufilm 'Ho visto il finimondo' al Modernissimo di Bologna (FotoSchicchi)

Restano invece ancora posti per gli eventi del 28 maggio a Cesena (cinema Eliseo) e 29 maggio a Forlì (cinema Astoria). Tutte le serate sono a ingresso libero alle 21 e prevedono un momento di saluti iniziale, seguito dalla proiezione del documentario e poi da una discussione con gli autori. Il documentario ha il patrocinio della Cineteca di Bologna e della Regione Emilia-Romagna e il sostegno della Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, presieduta da Giuseppe Gambi (per errore ieri in un passaggio di un articolo è stata citata la Bcc felsinea, ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori). Un sostegno dato, con la consapevolezza di stare esprimendo "una grande vicinanza al territorio", come ha riconosciuto il presidente Gambi. Che ha creduto in un film come questo, molto importante "per mantenere alta l’attenzione sulle persone non solo per non dimenticare ma anche per lavorare insieme a tutti coloro che sono stati coinvolti e per favorire il miglioramento delle loro condizioni economiche ma anche sociali, come del resto recita il nostro statuto".