Veneto a rischio zona arancione. E oggi aumentano i contagi coronavirus

Il bollettino covid di oggi: 2.782 nuovi positivi e 3.094 ricoveri covid negli ospedali tra reparti critici e non normali. Calano però i decessi che oggi sono 69. Zaia: "La pressione nei nostri ospedali è alta, facciamo attenzione agli assembramenti"

Il Veneto rischia la zona arancione, aumenta il numero dei contagi

Il Veneto rischia la zona arancione, aumenta il numero dei contagi

Venezia, 2 Dicembre 2020 - I dati del bollettino coronavirus di oggi non migliorano e ora il Veneto rischia davvero di passare in zona arancione, a differenza dell'Emilia Romagna che tornerà zona gialla da domenica 6 dicembre. Per definire i contenuti del nuovo Dpcm ieri le regioni si sono confrontate con il Governo in videoconferenza. Si parla di 250 milioni di ristori per le attività colpite da ordinanze restrittive regionali, dei quali 20 destinati al Veneto. Restano aperte le questioni montagna e impianti chiusi, che potrebbero comportare lo svuotamento di hotel e ristoranti, ma anche la gestione delle festività natalizie.

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Dpcm Natale

“La base del nuovo Dpcm - afferma il Governatore Zaia - parte da una base: la zona gialla, con le sue restrizioni. Non ci sono oggi sostanziali novità, nelle prossime ore cercheremo di capire quali notizie ci saranno, ma prima di tutto viene la salute, poi chi si sacrifica deve essere ristorato. Dal 3 (domani, ndr) decade la nostra ordinanza regionale ed entra in vigore a pieno il Dpcm. Vedremo come affronteranno il tema degli assembramenti. Il testo del nuovo Dpcm non è arrivato in mano ai governatori e la riunione di questa mattina non c'è stata, forse sarà nel pomeriggio”.

Veneto a rischio zona arancione

“I 21 parametri - prosegue il Presidente della Regione - sono in linea, ma noi veneti dobbiamo ragionare sempre come fossimo sull'orlo della zona rossa estrema. Dobbiamo guardare ai ricoverati in ospedale: ci sono tremila pazienti covid all'interno, la pressione c'è. Ad oggi i parametri della nostra regione sono buoni. Non vorrei che l'area gialla diventi un alibi per non rispettare le regole ed evitare gli assembramenti, non vorrei fosse percepita come un libera tutti”.

Bollettino coronavirus Veneto

Crescono ancora i nuovi positivi: oggi sono 2.782 (ieri +2.535). Oggi i ricoverati in area non critica sono 2.754 (+48), mentre 340 persone sono in terapia intensiva (+10) che porta così il totale a 3.094. Calano però i decessi, che nelle ultime 24 ore sono 69 (ieri erano stati 107), portando così il totale delle vittime a 3.887. La curva in Veneto è "in ritardo di circa 10-15 giorni rispetto alle Regioni in cui questa fase di infezione è partita prima", spiega il governatore. 

“Ai 3.094 - commenta Zaia - aggiungiamo i 6.979 che sono ricoveri ordinari, non Covid. Un terzo dei ricoverati in ospedale in Veneto oggi è dato dai pazienti Covid. Un dato è concreto: i ricoverati in ospedale crescono, dipende dal ritardo della curva del contagio da Covid in Veneto e anche in Friuli Venezia Giulia. Da inizio pandemia abbiamo avuto la parte alta del Veneto colpita, quella meno metropolitana. Dall'altro ci sono gli assembramenti, se continuiamo a generarli arriveranno altri pazienti negli ospedali. La pressione nei nostri ospedali è alta, facciamo attenzione agli assembramenti”.

Ci sono mille posti in terapia intensiva disponibili in Veneto - spiega il Presidente Zaia -, ma il personale sanitario è sufficiente? Saremmo tirati come una corda di violino, significherebbe polarizzare gli ospedali e il personale sulle terapie intensive, non vorremmo mai arrivarci, ma siamo pronti a tutto. Tant'è che nei prossimi giorni presenteremo un piano per la quinta fase sanitaria del Covid. Speriamo resti solo teorica, ma presenteremo il nostro piano per un assetto di guerra totale”.

Vaccino coronavirus

"In Veneto siamo pronti per la campagna vaccinale, ma - ammonisce - con questi presupposti non ce la facciamo prima della fine dell'estate" a vaccinare tutti i veneti che lo chiederanno. "L'Europa non sta facendo una bella figura rispetto alla Gran Bretagna dove già stanno operando con i vaccino per il Covid-19. Diranno che il Paese inglese non è più nell'Unione europea, che in Europa c'è l'Ema, ma sta di fatto che noi inizieremo a vaccinare quasi due mesi dopo", ha concluso Zaia. 

Sci e covid

"Un lockdown totale sarebbe un fallimento sociale, ha sottolineato Zaia parlando dell'ipotesi di una chiusura complessiva durante le festività.  Zaia ha affermato, fra l'altro, che questa seconda fase non si concluderà prima di aprile.

Il bollettino Covid dell'Emilia Romagna