Viaggi in Usa: da quando si riparte. Boom di prenotazioni nelle agenzie

Si torna a viaggiare dall'8 novembre verso gli Stati Uniti, servono però certificato vaccinale e tampone, consigliata l’assicurazione

Riapertura viaggi Usa: i turisti possono tornare negli Stati Uniti dall'8 novembre

Riapertura viaggi Usa: i turisti possono tornare negli Stati Uniti dall'8 novembre

Cesena, 5 novembre 2021 - Probabilmente è solo ghiaccio. Una lastra circondata da balaustre lungo la quale pattinare infagottati. O magari no. Perché la suggestione è una magia senza prezzo. Perché per chi ama il genere niente è come ‘The Rink’, al Rockefeller Center, la vigilia di Natale. La pista di pattinaggio più famosa del mondo, una gemma nel cuore di New York. Un sogno al quale tanti cesenati stanno ricominciando a dare (tanto) credito.

Lunedì 8 novembre gli Stati Uniti riapriranno gli ingressi agli europei in viaggio per piacere e già da settimane sui portali internet dedicati e ai centralini delle agenzie viaggi è tutto un fermento di richieste di informazioni. "L’attesa era davvero tanta – conferma Luca Manuzzi della storica agenzia cesenate –: gli States off limits per venti mesi avevano creato aspettative altissime e ora le prenotazioni fioccano. Le più richieste? Natale a New York, un classico dal fascino intramontabile. Ma non solo, perché le agende si stanno riempiendo anche in relazione ai mesi successivi. C’è già chi pensa a Pasqua". A una condizione: all’imbarco dell’aereo c’è da mostrare l’attestato di ‘piena vaccinazione’.

Luca Manuzzi
Luca Manuzzi

Vaccini, quarantena, assiocurazione: cosa serve

"Chi non si è vaccinato resta a casa – Manuzzi sul punto è chiarissimo -. E in ogni caso oltre a quello serve un tampone negativo al covid effettuato nelle 72 ore precedenti la partenza. La stessa procedura è da effettuare prima del ritorno in Italia".

C’è il via libera , dunque, ma il rischio di trovarsi per le mani una patata bollente è ancora concreto, perché in caso di positività al virus si sarebbe costretti a restare in quarantena all’estero. Ammesso che non siano necessarie anche cure mediche. "L’aspetto cruciale è quello di preparare in maniera adeguata il viaggio e per quanto riguarda gli Stati Uniti la polizza assicurativa è cruciale. Servono valide coperture sia sanitarie, sia comprensive di ogni rimborso nel caso in cui la permanenza venga forzatamente prolungata. Il ruolo dei professionisti del settore in questo ambito è cruciale, perché una vacanza è tale soltanto se si vive con lo spirito sereno di chi sa di non correre rischi".

 

Tutte le altre mete

Non solo Stati Uniti, però. La pandemia ha messo le ali alla voglia di staccare la presa dalle quattro mura di casa e fare la valigia, possibilmente pensando il meno possibile a mascherine e accessori anti covid assortiti. "Per questo i ‘corridoi green’ sono gettonatissimi. Per quanto riguarda l’Italia, sono state individuate destinazioni ‘covid free ‘ che garantiscono divertimento e massima sicurezza, perché in pratica si tratta di aree totalmente isolate dal resto del mondo, con controlli rigidissimi a tutto il personale che le frequenta: in cima alla lista ci sono le Maldive, che hanno fatto il pieno di prenotazioni, seguite dalle Mauritius, dalle Seychelles, dalle isole caraibiche di Aruba e Santo Domingo e dalle destinazioni sul Mar Rosso come Sharm e Marsa Alam". Di questi tempi l’anno scorso, l’Italia aveva appena richiuso le porte a (quasi) tutto e tutti, ora invece si pensa alle vacanze. "Sono ottimista a ragion veduta. Le vaccinazioni hanno cambiato l’esito della parti ta e se continueremo a percorrere questa strada, i vincoli continueranno a diminuire".