Bologna, 2 marzo 2021 – La zona arancione scuro è stata istituita “sul modello di ciò che in sostanza avviene in zona rossa”, si legge in una nota della Regione Emilia Romagna. Eppure la Città Metropolitana di Bologna, finita in arancione rafforzato qualche giorno, ha chiesto e ottenuto dalla Regione (dal 4 al 21 marzo) l'adozione delle regole della zona rossa per affrontare l'impennata dei contagi.
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Il motivo è presto detto: le differenze tra i due regimi normativi sono poche, è vero, ma esistono e sono sostanziali. La principale riguarda i negozi: in zona arancione scuro sono aperti, mentre in zona rossa sono chiusi, fatte salve le eccezioni del lockdown: farmacie e punti vendita di prima necessità.
Per il resto prevalgono le analogie: spostamenti vietati anche all'interno del proprio comune, a meno che non sussistano gli arcinoti comprovati motivi di lavoro, salute e necessità; quindi niente visite ad amici e parenti; solo asporto e consegna a domicilio per bar e ristoranti.
Zona arancione scuro: le regole principali
Spostamenti: gli spostamenti sono vietati sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi; l’eccezione è per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (come acquisto di beni) o motivi di salute, che vanno riportati sull'autocertificazione. Non si potrà quindi uscire dal proprio comune, anche se di popolazione inferiore a 5.000 abitanti (come ora previsto e disciplinato per le zone rosse dall’articolo 2 del Decreto legge numero 15 del 23 febbraio scorso): resta la possibilità di recarsi in quelli limitrofi, ma solo per particolari necessità, come ad esempio per l’acquisto di prodotti che nel proprio comune sono introvabili. Si può rientrare nella propria abitazione (domicilio o residenza che sia) e c’è la possibilità per gli studenti di frequentare le lezioni in presenza, ove previste, se la scuola ha sede in un comune non compreso tra quelli soggetti a restrizione: potranno ovviamente andare e tornare.
Visite a parenti e amici: esclusa anche la possibilità di far visita a parenti e amici una volta al giorno, anche all’interno del proprio comune
Seconde case: vietato recarsi nelle seconde case, salvo situazioni di necessità.
Bar e ristoranti: come nella zona arancione, queste attività rimangono chiuse. Possono continuare a fare asporto dalle 5 alle 22, sempre consentita la consegna a domicilio.
Negozi: restano consentite le attività economiche, comprese quelle di servizio alla persona, permesse nelle zone arancioni del Paese.
Passeggiate e sport: è possibile svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Per quanto riguarda lo sport, sono sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l’attività svolta nei centri sportivi all’aperto. Resta consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto.
Scuola: si stabilisce lo svolgimento in presenza delle sole attività dei Servizi educativi 0-3 anni e Scuole dell’Infanzia, mentre le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno a distanza al 100%. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata. Lezioni esclusivamente a distanza anche per l’Università.
Zona rossa, le regole
Spostamenti: in zona rossa non è consentito muoversi neanche all'interno del proprio comune. Ci si può spostare solo con autocertificazione e per i seguenti motivi: lavoro, salute, urgenza.
Visite a parenti e amici: non è più consentito spostarsi per far visita a parenti o amici, nel proprio comune o al di fuori di esso.
Seconde case: in zona rossa è vietato spostarsi verso le seconde case, perché non rientra nei soli motivi autorizzati di lavoro, salute, urgenza.
Bar e ristoranti: bar e ristoranti sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto e per la consegna a domicilio.
Negozi: i negozi sono chiusi. Restano aperte farmacie e punti vendita di beni di prima necessità. La decisione che riguarderà l’intera area metropolitana di Bologna, sulla scia del nuovo Dpcm Draghi, dovrebbe prevedere la chiusura di barbieri e parrucchieri.
Passeggiate e sport: è possibile passeggiare intorno a casa, purché nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e indossando la mascherina. Per quanto riguarda lo sport, sono sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l’attività svolta nei centri sportivi all’aperto. Resta consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto.
Scuola: il Governo con il nuovo Dpcm ha deciso in merito nuove restrizioni nelle zone rosse: chiuse le scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia