Iva Zanicchi racconta: "Quella volta che mandai in bianco Alberto Sordi"

Iva Zanicchi, 81 anni, alla 'Confessione' sul Nove racconta la replica del grande attore romano: "A Zanì, non sai che tè sei persa"

Combo: Alberto Sordi e Iva Zanicchi

Combo: Alberto Sordi e Iva Zanicchi

Bologna, 11 novembre 2021 - Iva Zanicchi mandò in bianco Alberto Sordi, che le rispose sornione: "A Zanì, non sai che tè sei persa". Il piccante racconto della liaison mancata è una delle 'chicche' della "Confessione", le interviste senza filtri di Peter Gomez che andrà in onda domani alle 22.45 sul Nove. Del resto la cantante - che è anche conduttrice tv ed ex europarlamentare di Forza Italia - non è nuova a far battere il cuore altrui: non più tardi di 5 giorni fa il mago illusionista Giucas Casella le ha dedicato, dalla platea del Grande Fratello, una dichiarazione d'amore piuttosto 'hot'.

Ma tornando all'ammirazione che l'Albertone nazionale aveva per l'aquila di Ligonchio, la Zanicchi - 81 anni e 60 di carriera - la racconta con la tenerezza che si ha per gli episodi di gioventù. La tre volte vincitrice di Sanremo era a Bologna quando "scappò" dalle avance di Alberto Sordi, che la invitò nella sua suite per una notte d'amore. "Lui mi volle madrina per la prima di un film, a Bologna, un film sul calcio - racconta la cantante emiliana - E fu carinissimo: andammo a cena, era pieno di gente, c'era anche il mio produttore. Io che sono timida e che sono astemia, cominciai a bere, perché dentro di me dicevo: 'Adesso qui penseranno tutti che sono l'amante di Sordi'. Così continuai a bere e dopo un po' stetti male sul serio. Il mio accompagnatore, che era un mio manager, mi portò fuori e gli dissi: 'Io sto malissimo, devo andare'. Allora lui tornò in sala e disse: 'La signora non si sente tanto bene, la accompagno in albergo'".

A quel punto l'attore romano, continua il racconto di Iva, "aveva prenotato una suite per me in un albergo bellissimo di Bologna, e quando arrivai lì, lui mi chiamò e mi disse: 'Iva come stai?', e io: 'Bene, bene'. E lui: 'Se vieni qui, ti faccio vedere la mia collezione di farfalle'. Oserei dire, ma non posso, 'di uccelli' - ha detto ancora ridendo la Zanicchi - Allora io, ancora ubriaca, ci andai e lui fu carinissimo. All'inizio parlammo un po', poi mi prese, mi buttò sul letto e io dissi: 'No, dai, Alberto, cosa fai? Non così. Vado un attimo in camera e mi metto comoda', perché ero ancora in abito da sera. Che vigliacca che sono stata, Alberto perdonami! Io andai in camera, chiamai il mio impresario e utilizzando la scusa di una zia anziana, che ho fatto morire una decina di volte, andai via. E nonostante questo, lui fu ugualmente carino - ha concluso l'ex conduttrice di Ok, il prezzo è giusto - e non mancò di chiamarmi nemmeno per il mio compleanno, come faceva sempre. Io dentro di me pensavo: 'Quest'anno non mi chiamerà di sicuro'. Invece mi chiamò, mi fece gli auguri e mi disse: 'A Zanì, non sai che tè sei persà"