Caro energia: 36 miliardi in più nel 2022. Ecco chi pagherà il costo

Secondo la Cgia di Mestre a soffrire di più dei rincari saranno Lombardia (8,5 miliardi), Veneto (3,9 miliardi) ed Emilia Romagna (3,5 miliardi)

Caro-energia: 36 miliardi in più per le imprese quest'anno

Caro-energia: 36 miliardi in più per le imprese quest'anno

Bologna, 8 gennaio 2022 - Il caro energia incombe sui consumatori italiani, ma soprattutto sulle imprese. A quantificare il costo dell'aumento del prezzo delle tariffe elettriche è la Cgia di Mestre, che ha ipotizzato un consumo complessivo di energia elettrica delle imprese pari a quello registrato nel 2019, ovvero nell'anno pre-Covid: sulla base di queste previsioni l'Ufficio studi della Cgia ha tracciato una mappa delle regioni che più soffriranno per il balzello. Le attività economiche sono concentrare prevalentemente al Nord: a soffrire di più saranno quindi Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Il rincaro dell'energia

Ma quanto costerà di più l'elettricità in questo 2022 appena iniziato? Sarà una bella mazzata: quasi 36 miliardi di euro. Nel giro di 3 anni, inoltre, il costo della bolletta della luce in capo alle aziende è pressoché raddoppiato. Un incremento spaventoso che, sommato al rincaro del gas, costringerà molte attività a chiudere gli impianti produttivi, almeno temporaneamente.  Si è inoltre stimata per il 2022 una tariffa media dell'energia elettrica per le imprese pari a 150 euro per MWh. Nei primi 5 giorni dell'anno la tariffa è scesa al di sotto dei 200 euro per MWh e si prevede una progressiva (anche se non velocissima) riduzione nel corso di tutto il 2022. Ma ricordiamo che nello scorso dicembre il prezzo medio dell'energia elettrica per le imprese aveva toccato i 281 euro per MWh, mentre la media del 2021 è stata pari a 125,5 euro per MWh.

La mappa delle regioni

Il rincaro maggiore graverà sulle imprese della Lombardia: rispetto al 2019, l'incremento del costo per l'energia elettrica sarà pari a 8,5 miliardi di euro. Subito dopo il Veneto con un extra costo pari a 3,9 miliardi di euro, l'Emilia Romagna con 3,5 miliardi e il Piemonte con 2,9 miliardi di euro. 

Aumento energia: i settori più colpiti

A fronte di un aumento che sarà a livello nazionale di quasi 36 miliardi, 22 (pari al 61% del totale nazionale) i settori più "colpiti" saranno, almeno in linea teorica, quelli che registrano i consumi di energia elettrica più importanti. In base ai dati dei consumi elettrici del 2019: metallurgia; commercio; altri servizi; alimentari; alberghi, bar e ristoranti; trasporto e logistica; chimica. 

Cgia: serve una strategia europea

Per fronteggiare questa situazione, secondo la Cgia va attuata nel medio periodo una strategia europea comune per stabilizzare il prezzo del gas sul mercato, uniformando le condizioni di approvvigionamento e riducendo così i differenziali di prezzo tra i paesi membri. Auspicando che questa fiammata si esaurisca entro la prima parte del 2022, la situazione deve essere affrontata immediatamente con misure urgenti.  Secondo l'Ufficio studi degli Artigiani di Mestre, infatti, il Governo dovrebbe incrementare le risorse già messe a disposizione con la legge di Bilancio 2022, mettendo a disposizione delle imprese almeno 1 miliardo di euro al mese fino al prossimo mese di giugno per calmierare gli aumenti tariffari.