Editoriale

Bologna, la nave corsara ora riparte

Con gli episodi di questi giorni ho avuto l'ennesima prova della mia teoria sul calcio: quello che vediamo ormai quotidianamente non è più uno sport, ma un' industria di soldi, nella quale 22 mercenari corrono dietro ad un pallone. Sono finiti i tempi in cui i colori della maglia erano tutto, sono finiti i tempi delle bandiere che facevano sognare vedi Pascutti, Bulgarelli, Rivera, Riva, Facchetti e tutti gli altri di un'epoca passata e che credo non tornerà più. Come siete caduti in basso cari calciatori.

Maurizio Baietta

Risponde Beppe Boni

Ebbene Thiago Motta, il mister del Bologna dei miracoli, ha fatto le valigie con partenza verso Torino dove la Juventus lo attende per voltare pagina. La dipartita dell'allenatore che ha portato i rossoblù ai vertici della classifica e in Champions League ha scatenato in città sentimenti contrastanti e riflessioni sul calcio di oggi. In realtà non ci si deve stupire più di tanto. Il mondo pallonaro è cambiato. Tutti, allenatori e atleti, sono mercenari che cambiano in fretta squadra e società perché il meccanismo è fatto così. A fine campionato parte la giostra. Il calcio muove milioni di euro ad una velocità pazzesca, gli ingaggi vanno e vengono, i procuratori hanno interesse a piazzare la loro merce perchè più avviano trattative e più guadagnano. Questa è la realtà che piaccia o no. Il Bologna calcio ha fatto di tutto per trattenere il mister - genio. Eppure alzi la mano chi avrebbe detto no ad una società blasonata come la Juve, la quale ha offerto un ingaggio principesco. Questa è la realtà. I calciatori e gli allenatori vanno e vengono, restano i tifosi innamorati della loro squadra e speriamo che a Bologna resti ancora a lungo il presidente Joey Saputo. A lui dobbiamo dire grazie, insieme a tutto lo staff e agli atleti, per aver condotto in porto vincente la nave corsara che batte bandiera rossoblù. Testa alta e faccia al sole, si riparte.

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