MATTEO NACCARI
Editoriale
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Cieli roventi

Bologna, 5 luglio 2023 – Quanto successo all’aeroporto di Forlì, dove la società di gestione ha stracciato dalla sera alla mattina il contratto con la compagnia Aeroitalia, mette in evidenza la necessità di creare una sinergia vera tra gli scali emiliano romagnoli. Il Ridolfi ha accompagnato alla porta Aeroitalia a causa “di troppi ritardi e cancellazioni” nei voli, riorganizzando quelli già programmati con altre compagnie, con disagi pesanti per i passeggeri. Certo, è stato un colpo di spugna, secondo lo scalo forlivese, per migliorare il servizio. Ma tutta questa ricerca di altre compagnie pronte in corsa a coprire le tratte precedentemente servite da Aeroitalia sarebbe sicuramente stata più facile se tra Forlì e gli altri due grandi aeroporti regionali, Bologna e Rimini, ci fosse stata una collaborazione. Come ha giustamente messo in luce Legacoop Romagna che ha lanciato un appello affinché si costruisca in fretta “un sistema aeroportuale vero”, con benefici per imprenditori e turisti. Legacoop ha ragione. Occorre un dialogo tra queste tre realtà che potrebbero così sfruttare anche sul mercato una offerta di piste e di opportunità per tantissime compagnie. Lo hanno chiesto i sindaci, ora lo chiedono le cooperative: è quanto mai necessario, anche perché uniti si è più forti e si scongiurerebbero gli scenari del passato con aeroporti chiusi o in fallimento. Bologna ha ripreso a correre, come numeri e passeggeri, Forlì si sta ricavando un posto al sole e anche Rimini ha fatto registrare un aumento di viaggiatori, pur pagando lo stop ai russi. Insomma, le potenzialità ci sono. A fare la prima mossa dovrebbe essere la Regione, però, alla quale spetterebbe in questo caso un ruolo di regia. E’ importante quindi che da chi governa da Bologna arrivino segnali in questo senso. Basta coi campanilismi e gli steccati: voliamo avanti.