Ci sono due ragazzi ad Ancona, quasi coetanei. Il primo ha 19 anni, turbolento, problematico. La scorsa settimana è stato arrestato. Il secondo ha 20 anni, studia ed è uno dei più giovani consiglieri comunali d'Italia.
Parliamo del primo. Dopo una notte brava e, pare, un tentativo di rapina, giunto al pronto soccorso ha aggredito sanitari e carabinieri. Era talmente fuori di sé che l'hanno dovuto fermare con il taser. Il giovane non è un giovane qualsiasi ma il figlio di Orlanda Latini, assessora alla famiglia nella giunta di centrodestra che governa Ancona.
Il centrosinistra aveva due strade: sorvolare o speculare. Ha scelto la seconda, chiedendo le dimissioni della madre assessora. Non è una sorpresa, perché la politica italiana da tempo si è ridotta a questo: un eterno ping pong di attacchi, parate e contrattacchi, un crescendo di reboanti dichiarazioni e fragorosi insulti il cui unico obiettivo è galvanizzare la stretta cerchia dei seguaci virtuali (il popolo social, visto che quello in carne ossa ormai non va neppure a votare).
Battibecchi, risse da cortile. Niente strategia, solo tattica. A destra come a sinistra. Solo che questa volta è accaduta una cosa strana.
E qui parliamo del secondo ragazzo, il consigliere comunale. Si chiama Giacomo Petrelli, è del Pd. Quando ha letto il comunicato dei suoi, ha alzato un dito e ha detto: ''Non firmo''. Poi ha spiegato: nessuna polemica con i colleghi, solo una diversa sensibilità rispetto a una vicenda che riguarda la sfera personale. A quel punto il Pd ha ondeggiato e sono cominciati i distinguo, i forse, i però. Mezzo partito ha corretto il tiro, l'altro mezzo ha detto esplicitamente che chiedere le dimissioni di una donna che sta affrontando uno straziante dramma familiare è stato un errore.
E poi dimissioni perché? Perché il tribunale del popolo l'ha già condannata? Madre cattiva incapace di educare suo figlio? Ecco, è bastato che un ragazzo alzasse un dito e il partito dei grandi ha vacillato. E' una buona notizia, non ultimo perché siamo abituati, in politica, a giovani che nascono vecchi, subito inquadrati, allineati e coperti, divisi in correnti, legati a questo o a quell'altro leader, affatto migliori di loro. Poi arriva Giacomo da Ancona e manda tutto all'aria. Meno male.