Editoriale

Il dialetto si può insegnare a scuola

Bologna, 20 settembre 2023 – Mi associo con piacere alle lettere delle persone che vorrebbero il dialetto venisse insegnato ai bimbi. Il comune di Galliera fin dallo scorso anno ha introdotto in modo sperimentale questa lingua nelle classi, ottenendo ottimi risultati. Mio figlio, come altri ragazzini, ha vissuto questa esperienza come esperto del dialetto, coinvolgendo i piccoli che hanno seguito queste lezioni con tanta curiosità. Credo sia una esperienza molto positiva da mantenere.

Corinna Montanari

Risponde Beppe Boni

Al di là dell'idea di bilinguismo inserito nella didattica, ricordiamoci che il dialetto è anche cultura. I modi dire che racchiudono saggezza antica sono spesso contemplati in dialetto e ci ricordano un modo di pensare, un senso della vita legato al territorio e agli anziani che lo hanno plasmato nei decenni. E allora oltre al dialetto parlato anche la storia del dialetto potrebbe avere diritto di cittadinanza nelle scuole, tutto ovviamente rapportato all'età degli alunni. C'è però chi dice che è meglio concentrarsi sull'italiano e sulla lingua inglese, quest'ultima ormai universale, evitando rischiose contaminazioni. Sbagliato. I due percorsi non si intralciano reciprocamente se inseriti in una corretta pianificazione didattica. Il dialetto lo si esprime nei film, a teatro, negli eventi. Ci circonda e ci rammenta chi siamo e da dove veniamo. Il bilinguismo insegnato nelle scuole è diffuso. Gli studenti catalani, per esempio, parlano e scrivono uno spagnolo perfettamente nella media. E la maggior parte del loro programma scolastico è in catalano. Idem negli istituti scolastici gallesi dove si insegna l'inglese e il gallese. Ma anche in Italia ci sono esempi di insegnamento con vari livelli di bilinguismo: pensiamo alle scuole ladine, a quelle friulane, dove spesso si svolgono attività in marilenghe, o all’Alto Adige-Südtirol. Ovviamente resta il fatto che gli studenti devono conoscere e studiare bene l'italiano e contemporaneamente apprendere il dialetto e la sua storia. Ovviamente non è pensabile che un giovane possa parlare bene il dialetto e inciampare sull'italiano. Il Comitato per la salvaguardia dei patrimoni linguistici si batte da tempo su questa linea ed è certo: sapere l’italiano e sapere il dialetto sono fatti completamente scorrelati. Benessum, benissimo. Avverbio tradotto in dialetto bolognese che esprime anche gioia, vitalità e benessere.

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