Editoriale

L’avanzata di Ricci e delle Marche

E se le sorprese alle prossime elezioni Europee di giugno venissero dalla circoscrizione centro e non da quella nord-est? Ci siamo spesso occupati, soprattutto in relazione al Pd, dell’area che coinvolge Emilia-Romagna, Trentino e Veneto, anche perché riproporrà lo scontro fra Stefano Bonaccini e Elly Schlein e sarà dunque una possibile conta tra il presidente dell’Emilia-Romagna e del Pd e la segretaria che gli ha fatto da vice prima di sorpassarlo alle primarie. Ma in seno ai democratici, tra Marche, Umbria, Toscana e Lazio qualcosa si muove. I quattro eletti dell’ultima tornata (Bonafè, Sassoli, Bartolo e Smeriglio) per diversi motivi non parteciperanno alla competizione e dunque la partita è decisamente aperta. Si parla di Marco Tarquinio, già direttore di Avvenire, che potrebbe scalzare Nicola Zingaretti; sicuramente ci sarà Dario Nardella, il sindaco uscente di Firenze. E poi tocca a due donne, con ogni probabilità Elly Schlein e Camilla Laureti. Resta dunque grande spazio per Matteo Ricci, il sindaco di Pesaro che potrebbe riportare un marchigiano in quota Pd in Europa. D’altronde Ricci da mesi si sta muovendo nel Paese con il tour di presentazione del libro ‘Pane e politica’ e il 12 aprile concluderà con una cena popolare ‘Per le Marche in Europa’ che prelude all’annuncio alla candidatura, cui da tempo ha dato disponibilità. Un movimento trasversale ed eterogeneo che si basa su alcuni pilastri, al netto del libro e della presenza sui media grazie alla forte testimonianza dell’esperienza di sindaco, oltre allo slancio ulteriore avuto grazie a Pesaro capitale della cultura 2024: intanto Ricci è l’ultimo baluardo della sinistra nelle Marche e si prenota anche un posto da ‘anti-Acquaroli’ alle prossime elezioni regionali; ma anche perché nella circoscrizione Centro pesa il Lazio e parte del Pd romano sta convergendo su Ricci. Se saltasse Zingaretti, come appare probabile, è evidente che si potrebbe convergere su un amministratore: e Ricci gode già del supporto di big come Claudio Mancini, Morassut e tanti altri. A ogni modo, per le Marche è una centralità ritrovata (e per molti inattesa).