Editoriale

Gli alberi sono alleati dell'uomo

Abito alla Croce di Casalecchio, vicino alla piazzetta che si trova dinanzi alla chiesa. Qui hanno tagliato molti alberi, immagino perché le radici sollevano il terreno, cosa pericolosa, e ostacolano le auto. Però tutti sanno che tanta gente muore, direttamente o indirettamente, per l'aria inquinata. Un rimedio importante contro l'inquinamento sono gli alberi perché assorbono anidride carbonica e producono ossigeno. Mi auguro che ovunque si tagliano alberi se ne piantino dei nuovi. Troppo spesso siamo così poco accorti da ignorare gli avvertimenti della scienza.

Rolando Resta

Risponde Beppe Boni

Gli alberi si tagliano quando le radici diventano invasive e quando c'è necessità di effettuare grandi opere come una strada, un parcheggio, un edificio. Non sempre queste scelte sono accurate. Ovvio, che bisogna valutare caso per caso. L'ideale sarebbe ripristinare il verde che viene eliminato con piante già mature, ove è possibile, perché una piantina impiega anni a diventare adulta. Bene ha fatto, per esempio, la Regione Emilia Romagna a rifinanziare in pianura boschi di ritiro ventennale prima allestiti con fondi europei. E' verde che vale come l'oro. Ripassiamo alcuni concetti fondamentali. I grandi alberi sono alleati preziosi. Forniscono ossigeno e riducono la quantità di anidride carbonica, una delle sostanze che contribuisce ad alterare il clima. Poi le grandi chiome forniscono ombra, che aiuta ad attenuare le temperature delle torride estati emiliano romagnole. Infine nelle aree collinari e montuose gli alberi sono preziosi anche per contrastare frane e smottamenti. Abbiamo visto cosa è successo l'anno scorso con i nubifragi che hanno devastato montagna e pianura. C'è un aspetto positivo che affiora. La difesa degli alberi a Bologna non passa solo da associazioni ambientaliste (a volte condizionate dall'ideologia) ma anche da comitati spontanei o semplici cittadini che hanno cuore l'ambiente.

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