Api in salute soltanto durante la pandemia

Durante la pandemia, le api hanno beneficiato di minori contaminazioni e pesticidi. Tuttavia, il monitoraggio 'Api e Orti' rivela un ritorno alla normalità pre-pandemica, con conseguenze negative sulla salute delle api.

Api in salute soltanto durante la pandemia

Api in salute soltanto durante la pandemia

Durante la pandemia, con le attività umane ridotte ai minimi termini, c’era stato un miglioramento. Poi, per le api è tornata la normalità fatta di contaminazioni e pesticidi. Lo rivela il monitoraggio ‘Api e Orti’, promosso da Conapi con l’Università di Bologna e con le associazioni che presidiano e gestiscono le postazioni attive in sei città italiane, Torino, Milano, Bologna, Faenza, Roma e Bari. Lo studio misura lo stato di salute delle famiglie di api, valutando innanzitutto la mortalità settimanale e rilevando, attraverso analisi di laboratorio, eventuali residui di pesticidi e la presenza di metalli pesanti in campioni di api bottinatrici (le operaie adulte che raccolgono il polline) e miele giovane (non maturo, per cui non destinato all’alimentazione) prelevati in estate e in autunno. E le notizie non sono buone. Osservando l’andamento dei dati di tutto il periodo sperimentale, risulta evidente il calo delle contaminazioni tra 2020 e 2021, riconducibile alla riduzione delle attività umane per contenere la diffusione del Covid. Poi, la presenza dei contaminanti è ritornata ai livelli precedenti. I livelli critici di mortalità delle api sono stati superati a Bologna nel 2018, a Bari e Milano nel 2019, a Faenza nel 2022 e nel 2023.