Bologna ai 30 all’ora: tutti contro tutti: "Basta multe". Lepore: non mollo

Dopo la direttiva del governo, il sindaco si rifà alla mitologia e ai fumetti con Asterix: "Siamo assediati"

Bologna ai 30 all’ora: tutti contro tutti: "Basta multe". Lepore: non mollo

Bologna ai 30 all’ora: tutti contro tutti: "Basta multe". Lepore: non mollo

Il tira e molla tra Bologna e Roma sulla Città 30 non si placa. Dopo la direttiva arrivata dal ministero, che mette in discussione l’intero progetto, il Comune non fa nessun passo indietro e il sindaco Matteo Lepore si rifa addirittura alla mitologia gallica. O meglio, a ‘Le 12 fatiche di Asterix’. Il parallelismo è calzante nella mente del primo cittadino bolognese: nel film, i due galli vengono chiamati a superare una prova che consiste nell’ottenere un permesso passando attraverso "la casa che rende folli", metafora della burocrazia italiana. Lepore vuole evitare "una giungla di carte" che avrebbe ripercussioni soprattutto "sui Comuni più piccoli, piuttosto che sulle spalle larghe di Bologna": nessun ricorso al Tar del Lazio sulla direttiva nazionale, quindi, proprio per evitare la guerra di scartoffie. Piuttosto, il sindaco punta sul dialogo, da instaurare durante il confronto al tavolo nazionale dell’Anci.

La polemica, però, intanto non si placa e con l’intera Città 30 messa a rischio dal ministero, c’è già chi ammonisce il sindaco: "Chiediamo di ritirare il provvedimento quanto prima e anche di sospendere qualsiasi forma di contravvenzione, perché illegittima", affonda Stefano Cavedagna, consigliere di Fratelli d’Italia. Il sindaco prende tempo, ripete che il Comune ha delineato un arco di sei mesi per migliorare il progetto e ascoltare i cittadini, mentre impazzano i gazebo pro o contro il progetto, le raccolte firme, i banchetti.

Il dibattito continua e proprio ieri, sotto al ministero in piazza di

Porta Pia a Roma, è andato in scena il presidio della piattaforma ‘Città30Subito’ per dire "no alle posizioni del ministro dei Trasporti in materia di sicurezza stradale". Un manipolo di realtà e associazioni ha organizzato il sit-in per manifestare "sostegno a favore di tutti i Comuni in cui la trasformazione è già iniziata o in cui il dibattito è aperto".

Francesco Moroni