Candelora 2024: significato, proverbio e come si festeggia in Emilia Romagna

Torna la “festa della luce” che, tra antichi detti e vecchie usanze, ci dice quanto manca alla primavera. Ecco storia e tradizioni di questa festività tra religione e natura

Bologna, 1 febbraio 2023 - Dopo i giorni della Merla (più miti del solito, considerando l’anticiclone nordafricano), arriva la Candelora. Come ogni anno, il 2 febbraio tradizione cristiana, riti pagani e credenze popolari di origine contadina si fondono in un’unica grande cerimonia: la festa della luce. Ma cos’è e perché si festeggia il 2 febbraio? Ecco origini, usanze e significato della Candelora.

La candelora o 'festa delle luci': foto generica
La candelora o 'festa delle luci': foto generica

Cos’è la Candelora: significato e storia

La Candelora è una festività cristiana, che si celebra ogni anno il 2 febbraio. Tale festa ricorda la presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme quaranta giorni dopo la sua nascita e la purificazione di Maria. Il nome “candelora” deriva dalle candele, che simboleggiano il Figlio di Dio come “luce che illumina le genti”. Per questo, durante la celebrazione della Candelora, è usanza accendere le candele benedette e distribuirle ai fedeli. Sebbene affondi le sue radici nella tradizione cristiana, la Candelora è anche una festività popolare e contadina legata alle condizioni atmosferiche, più o meno positive per i raccolti.

Perché il 2 febbraio? 

La data della Candelora dipende dalla nascita di Gesù: considerando che è nato il 25 dicembre e che la presentazione di Cristo da parte di Maria e Giuseppe a Gerusalemme è avvenuta 40 giorni esatti dopo la nascita di Gesù, matematicamente la cerimonia di benedizione delle candele ricade il 2 febbraio.

Proverbio della Candelora: le origini contadine

D’altro canto, nella tradizione contadina la Candelora è un pronostico sull’arrivo della primavera. A ricordarci questa funzione sono i detti popolari ancora oggi molto diffusi. Il proverbio della Candelora più famoso è sicuramente “Candelora, candelora, metti il naso fuori di casa e vedi se l'inverno è ancora o no”; ma di certo non è l’unico. A Bologna, ad esempio, il detto recita: “Al dé dl'Inzariôla, o ch'al naiva o ch'al piôva dal invêren a sän fòra, mo s'ai é al suladèl a in arän anc pr un mšarél". A Modena, invece: “Ch’al néva o ch’al pióva, da l’invéren a sam fòra. E s’al gh’è al soladèl, de l’invéren a sam a mèz!”. Ogni territorio ha la sua variante, ma il significato del proverbio della Candelora resta sempre lo stesso: se il 2 febbraio il tempo è bello e mite, l’inverno si fermerà ancora un po’. Se, invece, il tempo è brutto e gelido, allora l'inverno sta per finire.

Usanze in Emilia Romagna

A Bologna la festa della Candelora viene celebrata con la tradizionale processione dei ceri, dove fedeli marciano in strada con le candele benedette in chiesa. A Modena o Reggio Emilia, ad esempio, la Candelora è un’occasione per organizzare fiere legate alla cucina emiliana, dove degustare cappelletti, tortellini e zampone. Non manca poi chi, per l’occasione, accende dei falò.

La “candelora americana”

Caso vuole che, nello stesso giorno in cui si celebra la Candelora, negli Stati Uniti si celebra il Giorno della Marmotta. Il Groundhog Day indica quel momento in cui la marmotta esce dal suo letargo per vedere se l’inverno finirà presto o no. Pare che questa credenza sia associata ad un'antica rima scozzese, ovvero: “If Candlemas Day is bright and clear, there’ll be two winters in the year” (tradotto: “se nel giorno della Candelora il cielo è luminoso e limpido, ci saranno due inverni in un anno”).