Candelora o Giorno della marmotta: il significato del proverbio e le origini

Il 2 febbraio 2022 è il giorno della festività cristiana in cui si benedicono le candele, ma le origini sono ben più antiche

Candelora 2022, le origini di una festa antica

Candelora 2022, le origini di una festa antica

Bologna, 2 febbraio 2022 - Al dé dl'Inzariôla, o ch'al naiva o ch'al piôva dal invêren a sän fòra, mo s'ai é al suladèl a in arän anc pr un mṡarèl. Recita il detto bolognese. Lo si può declinare in qualsiasi dialetto italiano, tra i più famosi quello veneto: quando vien la Candelòra de l'inverno semo fora, ma se piove o tira vento ne l'inverno semo drento. Ma il significato cambia: i proverbi su questo giorno speciale abbondano, e in termini meteorologici sono a volte addirittura discordanti. Insomma nella prima versione, il giorno della Candelora, il 2 febbraio, che nevichi o piova, dall'inverno siamo fuori, ma se c'è il sole ne avremo ancora per un mesetto. La versione veneta si traduce "quando vien la Candelòra dall'inverno siamo fuori ma se piove o tira vento all'inverno siamo dentro". 

In alcuni detti se piove o tira vento nell’inverno siamo ancora dentro, per altri invece “ne semo fora”. Regione che vai, usanza o interpretazione che trovi.

La festività cristiana nella tradizione italiana ha comunque la funzione di "pronosticare" l'arrivo della primavera. Ma cosa si festeggia il 2 febbraio? 

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Candelora, che cosa si festeggia

La Chiesa cattolica il 2 febbraio celebra l'ingresso di Gesù al Tempio di Gerusalemme. Secondo la legge di Mosè, infatti, i primogeniti del popolo ebraico erano considerati offerti al Signore, di conseguenza era necessario che i genitori lo "riscattassero" presentandoli al Tempio ed offrendoli in sacrificio. 

Inoltre, sempre secondo la legge di Mosè, la madre era considerata impura del sangue mestruale: la purificazione sarebbe avvenuta solo dopo 40 giorni per i figli maschi e 66 per le figlie femmine. Da qui la festa che cade 40 giorni dopo il 25 dicembre

Il Concilio Vaticano II, però, ha manifestato la centralità della figura di Cristo nella celebrazione. Lo stesso nome "Cristo", che significa "luce che illumina le genti", è legato a questo evento: Gesù venne chiamato così da Simeone quando fu presentato al Tempio. Non a caso nella celebrazione liturgica si benedicono le candele, da qui anche il nome. 

Origini antiche

Oltre al fondamento biblico, pare che questa festività abbia anche origini pagane. A febbraio (il 14 in particolare) gli antichi romani celebravano le Lupercali, le feste in onore del dio Fauno (o Luperco) che proteggeva il bestiame dall'attacco dei lupi. Ad accumunare la festività pagana a quella cristiana è l'uso delle candele: per le Lupercali si facevano grandi fiaccolate. Ma anche l'idea della "purificazione". 

Lo stesso nome "febbraio" deriva da "Februa", la dea Giunone, è legato anche alla parola "februatio" che significa "espiazione". I littori passavano per le strade a ritirare farro e sale nelle case prestabilite (anch'esse dette "februe"). Chi non obbediva, racconta Ovidio nei 'Fasti', veniva frustato con stringhe di cuoio. In questo consisteva la purificazione. Gli abitanti del Palatino disputavano una corsa vestiti di pelli di animali.

Papa Gelasio I abolì, poi, le Lupercali e le sostituì con la Candelora. Nel VI secolo fu Giustiniano ad anticipare la festività al 2 febbraio, data in cui si festeggia ancora oggi.   

Giorno della marmotta

Negli Stati Uniti il 2 febbraio è il Groundhog Day, il Giorno della marmotta, istituito nel 1886. Questa ricorrenza, come la Candelora, è legata al cambio stagione. La tradizione vuole che in questo giorno di osservi la tana della della marmotta. Se l'animale esce, ma non se ne vede l'ombra perché il cielo è nuvoloso, l'inverno sta per finire. Se invece si vede la sua ombra perché c'è il sole, allora la primavera non arriverà prima di sei settimane. 

Curiosità

In Francia il giorno della Candelora si mangiano molte crepes, dolci e salate. Si mangiano con la mano destra e la tradizione vuole che si esprima un desiderio durante la preparazione.