
La polizia al Baraccano, sede del Quartiere. Santo Stefano, luogo dell’agguato
I vestiti imbrattati di sangue, il coltello da caccia in mano, altre due lame nelle tasche. Quando i poliziotti delle Volanti lo hanno visto in via San Petronio Vecchio non hanno avuto dubbi. Era lui l’autore della brutale aggressione avvenuta pochi minuti prima al Baraccano, sede del Quartiere Santo Stefano.
Erano le 14,30 quando si è consumata la violenza. La vittima, D. P., 63 anni, dipendente comunale responsabile del settore Reti e Lavoro di Comunità del Quartiere, era appena sceso al bar in pausa. Con il gran caldo di ieri, voleva prendere un ghiacciolo. Appena entrato, un uomo gli si è avvicinato, chiamandolo per nome. "Ti ricordi di me?", gli ha chiesto poi, prima di sferrargli nove coltellate all’addome. Una scena avvenuta sotto gli occhi dei baristi e di altri avventori che si sono resi conto di cosa fosse successo solo vedendo il dipendente a terra, con macchie di sangue che si andavano allargando sulla sua maglietta.
"Così impari a impicciarti dei figli degli altri", le ultime parole pronunciate dall’aggressore, prima di allontanarsi, come se nulla fosse successo. Una frase in cui, per gli inquirenti, sarebbe racchiuso il movente di una violenza così assurda. E probabilmente covata nel rancore di anni. La vittima, trasportata in codice di massima gravità al Maggiore, fino al 2017 aveva svolto il ruolo di responsabile per i servizi sociali in un altro quartiere bolognese. E nello stesso anno all’accoltellatore erano stati tolti i figli, affidati in via esclusiva alla moglie dopo la separazione.
Una pista su cui gli investigatori della Squadra mobile stanno lavorando, dopo aver posto in stato di fermo, per tentato omicidio, l’uomo. Rintracciato pochi minuti dopo l’aggressione in via San Petronio Vecchio, a pochi passi dal Baraccano. Si tratta di un cinquantasettenne siciliano, con precedenti per furto e lesioni personali, senza fissa dimora, ma gravitante al Pilastro. Che l’azione fosse premeditata, ci sono pochi dubbi: stando a quanto riferito dal personale del bar, infatti, già giovedì l’indagato si era presentato nel locale, dicendo di avere un appuntamento proprio con il dipendente comunale. Che l’altro giorno, però, non era sceso per pranzo. Ieri, invece, l’attesa per la vendetta purtroppo non è stata vana.
La voce dell’accoltellamento è subito arrivata alla presidente del Quartiere, Rosa Amorevole, che è corsa prima al Baraccano e poi in ospedale, accompagnata dal sindaco Matteo Lepore, dalla vice Emily Clancy e dalla capo di Gabinetto Matilde Madrid. "Ci avevano detto che era gravissimo – racconta Amorevole –, ma una volta in pronto soccorso la situazione per fortuna è apparsa migliore. Siamo riusciti a vederlo un attimo, dal vetro, sedato subito dopo la fine del primo intervento a cui è stato sottoposto. Siamo tutti vicini a lui e alla sua famiglia".