Capitale italiana della cultura 2022: Fano non passa

La città della Fortuna esclusa dalla top ten, dove invece rientra Ancona. Seri abbozza, Zacchilli accusa: "Il capoluogo ha più padrini politici"

Capitale della cultura, Fano bocciata

Capitale della cultura, Fano bocciata

Fano, 17 novembre 2020 - Capitale italiana della Cultura 2022: Fano non entra nella top ten, dove c’è invece Ancona. Ieri la pubblicazione ufficiale, sul sito del Mibact, delle dieci città finaliste (Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania, Volterra) selezionate dalla giuria presieduta dal professor Stefano Baia Curioni.

Il dossier fanese "Architetti dell’Umano", ispirato a Vitruvio e alla sua visione del mondo (armonia degli elementi ed equilibrio tra uomo e natura), non ha convinto la giuria guidata dal presidente Curioni e composta da Salvatore Adduce, Francesca Cappelletti, Roberto Livraghi (designati dalla Conferenza unificata Stato-Regioni), Cristina Loglio, Franco Iseppi e Giuseppe Piperata (designati dal ministro Dario Franceschini).

Il sindaco Massimo Seri, che da poco più di un mese ha anche la delega alla Cultura, cerca di non mostrare eccessivo rammarico: "La presenza di Ancona non ci ha favorito, ma ora facciamo il tifo per il capoluogo di regione". Nessuna autocritica da parte del primo cittadino sulla scelta dei contenuti del dossier e sulla gestione, dal punto di vista comunicativo, della candidatura: "Fano – insiste il primo cittadino – ha compiuto un percorso culturale partecipato che non va disperso: grazie a chi ha dato il proprio contributo".

"Mi dispiace, ma non mi sorprende" è il commento del presidente del Centro studi Vitruviani Dino Zacchilli che aggiunge: "In questo tipo di competizioni, oltre al merito, pesano molto le valutazioni geopolitiche, basta vedere la lista delle finaliste. E poi Ancona è politicamente più forte di Fano ed ha più padrini politici. Resta integra la validità del progetto. Il dossier trae ispirazione dall’antica radice vitruviana di Fano ma è soprattutto un progetto di città futura che vede nella cultura e nel sapere la molla dello sviluppo. Sarebbe sbagliato abbandonarlo. Anzi, secondo me va rilanciato e riproposto più avanti".

Esprime tutto il suo dispiacere Ivan Antognozzi che ha curato e scritto il progetto per conto del Comune: "Evidentemente la suggestione di Vitruvio non è stata colta dalla giuria, spero comunque che le idee e i progetti contenuti nel nostro dossier vadano avanti comunque". Sfumata l’occasione di concorrere per il 2022 a Capitale Italiana della Cultura, ora all’Amministrazione non rimane che concentrare gli sforzi su Fano Capitale italiana del Libro 2021 dove le chance di vittoria sono sicuramente maggiori.