REDAZIONE FANO

Gli punta addosso il coltello per rapinarlo di due euro

Rinviato a giudizio 29enne: per farsi dare i soldi non esitò a estrarre la lama . Siccome l’altro era al verde, gli mise le mani in tasca rimediando solo spiccioli.

I fatti sono avvenuti nell’aprile 2023 (foto d’archivio)

I fatti sono avvenuti nell’aprile 2023 (foto d’archivio)

E’ accusato di averlo rapinato di una moneta da due euro e di avergli puntato contro un coltello per rendere la minaccia ancora più convincente. E’ il reato di cui è chiamato a rispondere un 29enne di origine egiziana difeso dall’avvocato Michele Mariella, per il quale ieri mattina il giudice del tribunale di Pesaro ha disposto il rinvio a giudizio. La prossima tappa giudiziaria si svolgerà quindi dinanzi al collegio giudicante. L’episodio risale ad aprile dell’anno scorso e a presentare querela nei confronti del 29enne egiziano era stato un coetaneo originario del Maghreb. Quest’ultimo aveva raccontato che l’egiziano gli aveva puntato contro un coltello chiedendo di consegnargli 10 euro, forse la restituzione di un prestito precedente. Ma il coetaneo gli avrebbe risposto che non li aveva. "Cerca bene", gli avrebbe quindi intimato il presunto rapinatore prima di infilargli le mani in tasca per sottrargli l’unica cosa che c’era all’interno. Quella moneta da due euro, appunto.

Magro bottino, che copre appena un quinto della richiesta iniziale ma che, in tempi di evidente magra, si è fatto comunque andare bene. Ma una settimana dopo è arrivata la querela da parte del rapinato che si è presentato alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto. Da lì si sono aperte le indagini che, alcune settimane dopo, hanno portato in effetti a trovare un coltello in una delle stanze della casa in cui abita l’egiziano insieme ad altri e che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe delle caratteristiche analoghe a quelle descritte dall’uomo. Il 29enne egiziano è stato anche accusato di porto abusivo di armi visto che, di quel coltello, non è stata trovata alcuna licenza. E non solo: il 29enne avrebbe condito il tutto anche con una minaccia di morte visto che si sarebbe congedato dalla presunta vittima con un saluto tutt’altro che cordiale: "Dopo, quando ti vedo in centro, ti ammazzo".