REDAZIONE FANO

Fano, un altro passo indietro e ora Mantova

Contro un Cesena non irresistibile emergono i limiti di una formazione che ha tanti giocatori inesperti

Un gol preso dopo appena 4’ di gioco e per l’Alma a Cesena è notte fonda. La goleada cesenate è stata talmente veloce e improvvisa che già dopo 28’ la gara era già in archivio. Al "Dino Manuzzi" ci si attendeva una reazione caratteriale e agonistica da parte del Fano dopo i due passi falsi casalinghi, che purtroppo non c’è stata. Anzi, è arrivata la terza sconfitta di fila che getta l’Alma al terz’ultimo posto dopo appena sei gare disputate. Evidentemente qualcosa non ha funzionato nel sistema della formazione granata, visto che il Cesena non è apparso così trascendentale e superiore al Fano, come ha ampiamente dimostrato il secondo tempo quando i granata si sono riversati in avanti, con i romagnoli che, forse paghi del risultato, hanno tirato i remi in barca. "Dobbiamo analizzare cosa non ha funzionato – ha spiegato mister Alessandrini nel post partita – perché sono convinto che il Fano non è quello visto mercoledì sera a Cesena e dobbiamo dimostrarlo subito". Certo è che se l’Alma è quella che ha preso tre gol in meno di mezzora c’è davvero di che preoccuparsi. Il confronto con il match dello scorso anno che aveva visto i granata prevalere per 4-0 nella gara d’esordio di Alessandrini sulla panchina del Fano è impietoso. Meglio dunque ripiegare sul fatto che si sia trattato di "una serataccia", come l’ha giudicata il tecnico senigalliese, e che il Fano sia quello spavaldo e autorevole visto nelle prime giornate di campionato. La sensazione, comunque, è che questo campionato si sta rivelando ostico forse anche più di quello precedente interrotto dal Covid-19, e che se la situazione pandemica non dovesse causare altri sconvolgimenti, arrivare in fondo e salvarsi sarebbe già per l’Alma un mezzo miracolo. I tifosi fanesi sono in gran parte concordi nel fatto che si sia confermata l’ossatura della squadra della scorsa stagione, ma al tempo stesso avevano chiesto al nuovo presidente Enrico Fattò Offidani quel "colpo a sorpresa" che avrebbe meglio connotato il suo insediamento. In parole povere quel paio di rinforzi di un certo spessore, giocatori di categoria cioè capaci di far fare a tutta la squadra un salto di qualità. Al contrario i volti nuovi sono rappresentati da una schiera di ragazzini del tutto acerbi per la categoria, con il solo Bruno che cerca disperatamente di far dimenticare una "colonna" come era Riccardo Gatti e Ferrara che non ha mostrato appieno il valore per cui è stato preso, visto che dovrebbe rappresentare la seconda punta a fianco a Barbuti. La scossa non c’è stata, al contrario c’è stata la conferma dell’involuzione. Mister Alessandrini, domenica al "Mancini" in un match delicato contro il Mantova, dovrà sicuramente presentare un altro Fano, diverso da quello visto a Cesena.

s.c.