"A14, basta con i cantieri Così si uccide la logistica"

Cognigni, presidente della sezione trasporti degli industriali, sui lavori nel tratto tra Pedaso e Grottammare: dopo la pandemia vogliamo lavorare

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di Mauro Nucci

Una battaglia comune che veda in primo piano i Comuni delle due province (Fermo e Ascoli) per arrivare fino alla Regione e ai parlamentari, capace di pressare Società Autostrade affinché i cantieri siano chiusi prima possibile. È questo, in sintesi, l’auspicio di Enrico Cognigni, presidente della sezione trasporti di Confindustria Centro Adriatico, che dà voce a un settore già messo a dura prova dalla pandemia e che ora si trova a fronteggiare i lavori in corso sull’A14. "I lavori vanno velocizzati, dobbiamo assolutamente avere l’autostrada libera entro i primi di giugno. Già la nostra autostrada è sottodimensionata per i volumi di traffico, almeno sia libera dai cantieri. Si avvicina l’estate, e mentre l’economia riparte per noi, si ferma la viabilità e aumenta l’insicurezza, e ci ritroviamo bloccati in fila come due anni fa. Tra Fermo e Ascoli – prosegue Cognigni – il nostro settore coinvolge qualche migliaio di dipendenti tra aziende e indotto e fattura oltre 100milioni di euro. Spesso non si comprende l’importanza del mondo della logistica".

Tra calo di volumi di lavoro e aumento dei costi fissi, il gasolio da inizio anno è salito costantemente come tutte le materie prime, gli autotrasportatori aspettavano le riaperture per riprendere a viaggiare sereni. "L’agroalimentare non si è mai bloccato, è vero, così come qualche settore industriale. Essendo ferma tutta la filiera della ristorazione e del turismo, con il calzaturiero in crisi, i problemi non sono mancati, per una perdita media da calcolare oltre il 20%". La categoria ha poi dovuto aggiungere le spese per i protocolli di sicurezza a fronte, pare, di piccoli ristori. "Nessuno si è tirato indietro – aggiunge – , anche se il guadagno calava giorno dopo giorno, perché ogni camion che partiva era fondamentale, fosse anche per portare mascherine e materiale medico da una parte all’altra dell’Italia. La nostra forza è stata quella di sapere di essere un servizio essenziale. Ora ci troviamo a dover fare i conti con l’imbuto dell’A14. I cantieri persistono e la situazione è destinata a peggiorare, con tanto di chiusura per quattro notti del tratto tra Pedaso e Grottammare programmato per questa settimana". Secondo Cognigni, il tempo medio perso per ogni camion nel tratto Fermano-Piceno è di quaranta minuti. "Questo si ripercuote su più fattori: tempistiche di consegne, turni di lavoro e consumi. Si ricominciano a perdere coincidenze con altri vettori. E poi c’è l’aumento del rischio d’incidenti con questa situazione di continui cambi di corsia, restringimenti, mezzi che vanno piano, auto che corre. Il rischio tamponamenti è molto forte, come cresce lo stress di chi guida". In attesa che l’autostrada sia liberata, il traffico cresce lungo la Statale. Su questo il presidente della sezione trasporti di Confindustria Centro Adriaticoè molto chiaro: "L’indicazione che diamo ai nostri autisti è di rimanere in autostrada, passare lungo la Statale peggiora tutto. I tempi di percorrenza non migliorerebbero e faremmo un danno ai cittadini. Anche in questo noi collaboriamo, siamo i primi a cercare la sicurezza, garantendola a ciclisti e pedoni che lungo le strade normali si muovono".