ADOLFO LEONI
Cronaca

Cantico delle creature. Padre Bormolini a Montegiorgio

di Adolfo Leoni Lui è padre Bormolini. Al secolo: Guidalberto. Domani alle ore 21,15 sarà al Teatro Alaleona di Montegiorgio. Parlerà...

di Adolfo LeoniLui è padre Bormolini. Al secolo: Guidalberto. Domani alle ore 21,15 sarà al Teatro Alaleona di Montegiorgio. Parlerà di un libro scritto a quattro mani con Davide Rondoni. Titolo: Vivere il Cantico delle Creature. Ovviamente, al centro ci sarà san Francesco. E dove meglio trattarne se non a Montegiorgio, patria di frate Ugolino che scrisse i Fioretti di San Francesco? Terra francescana a tutti gli effetti. Padre Bormolini è un personaggio originale. Ha la barba lunga da pope ortodosso, lo sguardo in alto verso il cosmo e i piedi ben piantati a terra. Superiore e inferiore, ovvero Infinito e finito che si abbracciano, come nei dipinti dell’Uomo Sinfonico di Hildegarda di Bingen: terra, fuoco, acqua, aria, un tutt’uno. Guidalberto, prima di diventare un padre cioè un religioso, è stato un umile falegname, uno che si è guadagnato da vivere usando le mani, toccando la materia, modellandola e rendendo grazie a Dio per avercela creata. Poi, è stato liutaio, infine la scelta di farsi monaco e sacerdote. Attualmente – si legge nella sua biografia - è consacrato e sacerdote in una comunità di meditazione cristiana: i Ricostruttori nella preghiera. È una sorta di "monachesimo interiorizzato". Laureato alla Pontificia Università Gregoriana, ha conseguito la Licenza in Antropologia Teologica ed è dottorando in Teologia Spirituale presso l’Ateneo S. Anselmo a Roma. È anche assistente spirituale nella malattia e nel morire con TuttoèVita Onlus. E stato padre spirituale di Franco Battiato. Di san Francesco dà una visione diversa dall’idea comune che ne abbiamo. Francesco è un uomo che ama profondamente ogni spicchio di vita, ogni essere che popola la terra, legandoli all’ "Altissu, Onnipotente, Bon Signore...". Il Santo d’Assise, scrive padre Bormolini, è intriso di spiritualità cosmica e cristiana. Il Cantico è una lauda che il Poverello compose perché i suoi frati la cantassero dappertutto per aprire il cuore della gente. Insieme a padre Guidalberto, sul palco dell’Alaleona, salirà anche padre Gianfranco Priori, cappuccino e rettore del Santuario della Madonna dell’Ambro. Il Santuario è un altro canto alla Bellezza del Creato, bellezza che, come diceva Platone, è lo splendore del vero. L’evento fa parte del Festival Nazionale della Comunicazione.