Chiara Ferragni: le scarpine da culla della figlia sono di Monte Urano

Il laboratorio artigianale fondato quasi sessant’anni fa è stato preso d ’assalto dalle richieste dopo il post della influencer su Instagram

L'influencer Chiara Ferragni

L'influencer Chiara Ferragni

Fermo, 9 settembre 2021 - Un paio di scarpine da culla, prodotte a Monte Urano, in un laboratorio artigianale fondato quasi 60 anni fa e vengono inviate alla più famosa influencer del momento, Chiara Ferragni che le mette ai piedini della sua Vittoria, scatta l’immancabile selfie mentre, orgogliosa, tiene in braccio la sua principessina, e l’immagine viene lanciata sul web, attraverso Instagram. Le originali scarpine in pelle e disegnate a mano, sono finite sotto gli occhi dei milioni di followers dell’influencer, compresi quelli del distretto calzaturiero fermano e di Monte Urano, cittadina che con le scarpe da bambino aveva fatto la sua fortuna.

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Un distretto che ha già un forte legame con la Ferragni e che lei conosce in quanto testimonial e membro del Cda del Gruppo Tod’s (a Casette d’Ete). Osservando le immagini, dunque, non sono passate inosservate le simpatiche scarpine da culla, decorate a mano (in una il tendone da circo, nell’altra un leoncino), che sfoggiava la dolce Vittoria. Soprattutto, la stilista Catia Di Carlo (è suo il brand Momy Popy, specializzato in scarpine da culla) e i due artigiani del calzaturificio Montanella, hanno riconosciuto che si trattava di un prodotto Made in Monte Urano ed erano quelle che avevano disegnato e realizzato loro.

E siccome tutto quello che tocca la Re Mida Ferragni si trasforma in oro, la stilista è stata bersagliata, o meglio travolta, di richieste di quel prodotto. "Me le hanno chieste da New York, dall’Ecuador, dalla Spagna. In una sola giornata, - racconta senza riuscire a contenere l’entusiasmo – ho avuto almeno 50 messaggi in cui chiedevano informazioni su come poterle avere". Presa alla sprovvista da una tale mole di richieste del tutto inattese, la Di Carlo sta provvedendo al riassortimento della collezione, per esaudire tutte le richieste: "Non ne avevo tante a disposizione e le ho subito terminate tutte".

Per passare dal modello alla scarpa, la stilista si era rivolta agli amici di una microazienda a gestione familiare, di Monte Urano, il calzaturificio Montanella, dove i coniugi Marina Ruggeri e Alido Moretti, nonostante siano in pensione e abbiano appeso gli strumenti al chiodo, hanno subito accettato. Dopodiché la Di Carlo ha pensato di inviarle alla Ferragni, facendo poco affidamento al fatto che potessero attirare la sua attenzione. E invece, sono piaciute, e la giovane stilista (34 anni) lli ha ringraziati per aver fatto calzare alla piccola Vittoria un paio di Momy Popy.