Fermo, la generosità di Domenico Bordoni ha permesso il primo espianto dell’anno

I reni e le cornee del 72enne morto nella notte tra il 5 e il 6 gennaio hanno ridato nuova vita a tre persone

Un'immagine d'archivio di una sala operatoria

Un'immagine d'archivio di una sala operatoria

Fermo, 6 gennaio 2018 - Ha sempre vissuto all’insegna della solidarietà e della generosità Domenico Bordoni, un fermano di 72 anni che si è spento nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, per una grave e improvvisa malattia, lasciando però un grande segnale di vita. I suoi familiari, proprio ispirati dal suo stile di vita, hanno acconsentito a donare i suoi organi, immediata è partita la macchina degli espianti che a Fermo vede impegno l’intero ospedale Murri, con il coordinamento del dottor Alberto Viozzi, coordinatore ospedaliero donazione e prelievo organi e tessuti.

I reni e le cornee di Bordoni hanno lasciato Fermo con la scorta e in maniera sicura, i reni sono finiti a Verona, un dono grande che restituirà la vita ad almeno tre persone. L’equipe del servizio di anestesia e rianimazione, direttore da Luisanna Cola, e il dottor Viozzi, insieme con il direttore di Area vasta Licio Livini, hanno espresso la loro vicinanza alla moglie, ai figli, al genero e alle nipotine di Domenico Bordoni, ribadendo l’importanza della scelta della donazione come gesto estremo di altruismo in un momento di enorme dolore.