I lavori di dragaggio in corso all’imboccatura dell’impianto portuale secondo la tempistica dovrebbero concludersi entro i primi dieci giorni di novembre. Ma ancora non è finita. Terminati i lavori, infatti, si renderà necessario effettuare il rilievo delle nuove batimetriche per l’esatta definizione dei volumi di escavo e le profondità effettive per la navigabilità delle acque. Il progetto fissava la realizzazione di una profondità dei fondali pari a 3 metri, misura ritenuta adeguata per la navigabilità di barche di qualsivoglia stazza. In ogni modo e per maggiore scrupolo i fondali sono stati portati anche a 3,50 metri nel canale d’ingresso. Intanto il dirigente comunale del servizio Lavori pubblici ha ravvisato la necessità di affidare il servizio batimetrico a ditta specializzata e attrezzata che garantisca la disponibilità ad effettuare le operazioni di rilievo immediatamente dopo l’ultimazione dei lavori per evitare che eventuali mareggiate possano modificare l’andamento del fondale e falsare i dati della contabilità lavori e vista l’offerta inoltrata tramite piattaforma elettronica di contrattazione dalla ditta Adriarilievi del Dottor Francesco Stecchi di Ravenna e ritenutala congrua sulla base di specifica valutazione estimativa operata a cura dei responsabile del servizio, le ha assegnato l’esecuzione dei rilievi. E finalmente il porto sarà sicuro ed accessibile nella speranza che tornino a casa e forniscano del loro pescato il mercato ittico locale i motopescherecci che si sono rifugiati a San Benedetto del Tronto o a Civitanova Marche perché a causa dell’insabbiamento il porto sangiorgese non era navigabile.
CronacaDragaggio in dirittura d’arrivo: si pensa ai nuovi rilievi in acqua