E’ stata fondata ieri sera nella sala consiliare di Amandola la nuova Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer), che avrà la funzione di rispettare l’ambiente, ridurre in parte i costi energetici e potenzialmente creare condizioni per investire nel sociale. Sono questi gli elementi emersi per costituire quella che è stata denominata ‘CerSibillini’, presenti anche i vertici regionali di Legambiente Alessandra Bonfanti e Marco Cerulli, oltre ai tecnici della società AzzeroCO2 che realizzerà gli impianti, e diversi cittadini interessati.
Alcuni mesi fa l’amministrazione lancio un campagna di adesione al progetto della Cer, in cui i cittadini davano la propria disponibilità ad aderire, inizialmente furono 200, ma nell’ultima settimana c’è stata una parziale scrematura e attualmente sono 130 i cittadini che hanno confermato il loro interesse alla Cer. "Nell’incontro si presenteranno la varie forme giuridiche che ci permetteranno di istituire la ‘CerSibillini’ – spiega Adolfo Marinangeli, sindaco di Amandola – si pensa di partire nella formula di ‘Associazione’, ma non è escluso che una volta che la saranno raggiunti i primi risultati si possa passare alla formula di gestione tipo Fondazione o altro ancora.
L’associazione sarà costituita da un presidente e da 5 soci, che faranno parte del Consiglio di Amministrazione e al suo interno ci sarà un rappresentante dell’Amministrazione, a cui poi si aggiungeranno tutti i soci aderenti. Questo sarà il punto di partenza, ma resta aperta l’iscrizione di nuovi soci all’interno del comune di Amandola oppure dei comuni limitrofi". Questo sarà l’atto costituente che permetterà di passare alla messa a terra della Cer vera e propria.
"Una volta che sarà costituita la Cer – continua Marinangeli – potremo presentare il progetto al Ministero che ci permetterà di realizzare gli impianti fotovoltaici sugli edifici già identificati, ciò usufruendo anche della agevolazioni del 40% previste dalla legge. Tra gli obiettivi ridurre i consumi; poi sfruttare i contributi sviluppati dall’energia prodotta abbassando i costi delle bollette dei soci e magari destinare una parte di essi a investimento per il sociale".
Alessio Carassai