Fermo, eroina killer. E' caccia allo spacciatore

La morte per overdose di Giovanni Centrone ha fatto scattare l'allarme

Un carabiniere al lavoro (Foto Zeppilli)

Un carabiniere al lavoro (Foto Zeppilli)

Fermo, 4 giugno 2018 - In circolazione potrebbe esserci una partita di eroina killer di qualità superiore o tagliata con sostanze tossiche. È per questo che, dopo il decesso per overdose del 42enne fermano Giovanni Centrone, è scattato l’allarme tra gli addetti ai lavori, le forze dell’ordine e i consumatori di sostanze stupefacenti. I carabinieri, che indagano sulla morte dell’uomo, stanno analizzando le tracce di eroina, rinvenute nella siringa ritrovata accanto alla salma del 42enne, per capire se la sostanza sia di così alta qualità da provocare un arresto cardiorespiratorio o se sia tagliata male.

In ogni caso, la certezza è che ci sia sul mercato una ‘polvere killer’ capace di uccidere e che la sua diffusione vada stroncata prima che provochi altre vittime. Intanto la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per morte a causa di altro reato. Questo significa che uno spacciatore, ancora da indentificare, ha fornito la dose letale a Centrone. Dopo una prima ispezione cadaverica, per confermare le cause del decesso, saranno necessari ulteriori esami e oggi il magistrato conferirà l’incarico per lo svolgimento dell’autopsia.

Il corpo senza vita del 42enne era stato trovato sabato vicino alla sua auto nel quartiere Santa Petronilla. La tragica scoperta era stata fatta poco dopo le 19,30 e a nulla erano valsi i tentativi di rianimare l’uomo messi in atto dai sanitari del 118. Vicino al corpo dell’uomo era stata trovata una siringa che aveva immediatamente fatto capire che si fosse trattato di overdose.

Una morte che desta preoccupazione per il crescente fenomeno eroina, visto che l’ultimo decesso provocato dalla droga nel Fermano risale al settembre del 2014, quando una ragazza era stata abbandonata in fin di vita in una via di Porto San Giorgio. Per questa morte tre persone sono finite sotto processo: una donna italiana e due uomini pakistani. Sono passati quasi quattro anni da quella tragedia, ma il killer in polvere è tornato a colpire.