
Ladri sfrontati e senza scrupolo quelli che sono entrati in azione la notte scorsa, incuranti del fatto che il...
Ladri sfrontati e senza scrupolo quelli che sono entrati in azione la notte scorsa, incuranti del fatto che il bersaglio, la pizzeria Controluce degli chef stellati Pierpaolo Ferracuti e Richard Abou Zaki, si trovasse nel cuore della Piazza Garibaldi, attigua al polo culturale ‘Gigli’.
I malviventi sono entrati dall’ingresso posteriore, quello più nascosto alla vista anche grazie al vicino cantiere del mercato coperto ora in fase di ristrutturazione e, una volta dentro, hanno vandalizzato l’interno del locale, mettendo tutto a soqquadro, danneggiando e rovistando dietro al bancone, alla reception, spargendo carte e materiali ovunque.
Il bottino è ancora da quantificare, così come i danni che si prospettano sicuramente superiori a quello che è stato portato via (qualche decina di euro dal fondo cassa e i palmari) e, ieri, gli agenti della polizia e la scientifica erano sul posto per i rilievi del caso e per raccogliere elementi utili alle indagini.
Un episodio che ha suscitato grande amarezza nei proprietari. "Ci siamo svegliati con una gran brutta sorpresa" esordisce, con tono mesto, Abou Zaki. "Le casse erano tutte rotte, spaccate e abbandonate fuori dal locale; i palmari sono stati rubati e, a questo, aggiungiamo, l’atto vandalico dentro al locale. E’ sicuramente maggiore il danno per come hanno rovinato il locale che non quello che hanno portato via".
E’ di un qualche conforto il fatto che in Piazza Garibaldi non mancano le telecamere per cui sicuramente saranno stati ripersi i movimenti dei balordi che hanno agito nella pizzeria. "Ma è una cosa che ci rattrista molto. Siamo al centro della città, ci troviamo al centro della piazza principale e dispiace constatare che non sia nella sua massima sicurezza" aggiunge lo chef.
"Siamo dispiaciuti perché quando lavori bene, con impegno e dedizione, come facciamo sempre, vedere questi atti rattrista. C’è tanto lavoro che viene fatto per mantenere l’azienda, per farla funzionare al meglio e poi, quando accadono cose simili, sono solo degli impicci di cui non abbiamo certo bisogno in questi momenti".
Ieri sul posto, c’era soprattutto Pierpaolo Ferracuti che seguiva le operazioni di rilievo delle impronte da parte della scientifica ma, fin da subito, c’era la determinazione a metabolizzare, loro malgrado, questa brutta esperienza e l’amarezza che ha portato con sé, per guardare avanti e ripartire: "Sicuramente ci riprenderemo" assicurano.
Marisa Colibazzi