FABIO CASTORI
Cronaca

Fermo, il proprietario del market: "Pena lieve al rapinatore, sentenza che fa male"

Massimo Lupi lo inseguì e venne pestato

Massimo Lupi

Massimo Lupi

Fermo, 30 settembre 2018 - Fa discutere l’accoglimento del patteggiamento delle pena di tre anni da parte di Amin Taib, l’italiano 22enne di origini marocchine residente a Rubbianello di Monterubbiano, autore della rapina ai danni del supermercato Sigma di Casabianca e dell’accoltellamento del titolare. Ed è proprio il titolare dell’esercizio commerciale, Massimo Lupi, a sollevare la questione, sottolineando come il complice di Taib, che si è limitato ad attendere in macchina il 22enne per poi fuggire, sia stato condannato ad una pena simile a quella dell’autore materiale del colpo e del ferimento: «Il giudice  ha  correttamente riconosciuto la responsabilità per il concorso dell’imputato rimasto in auto, cioè l’albanese di 23 anni Fabio Agolli,  ma quello che mi ha lasciato perplessità ed amarezza è stato l’accoglimento del patteggiamento per Taib, a cui il pm titolare dell’indagine  ha dato il consenso».

«Taib - continua Massimo Lupi - è stato l’esecutore materiale della rapina e del ferimento con il coltello e si è visto riconoscere le attenuanti generiche benché non fosse una persona incensurata come l’altro ragazzo, che almeno si è presentato e ha parlato davanti al giudice. Taib invece non ha mai fatto alcun gesto riparatorio  per tutti i  danni materiali, fisici  e morali causati e nemmeno si è mai preoccupato di mettersi in contatto,  magari tramite la sua famiglia o il suo legale, per  dimostrare un pentimento o una parola di scuse o per fare un’offerta risarcitoria. Fa male vedere che si concedano le attenuanti generiche senza aver fatto nulla per meritarle e ciò non fa capire al responsabile di tali gesti la gravità di  quello che ha fatto».

La rapina risale al 20 marzo scorso. Erano da poco passate le 17 quando Taib, a volto scoperto, era entrato nel supermercato, si era diretto verso il bancone dei salumi e si era fatto preparare un panino. Poi si era avvicinato alla cassa, facendo intendere di voler pagare. Una volta faccia faccia con il titolare, aveva tirato fuori 5 euro, e quando l’esercente aveva aperto il cassetto con il denaro, il bandito si era impossessato di tutti soldi ed era fuggito.

Il proprietario del supermercato aveva rincorso e raggiunto il malvivente, bloccandolo proprio all’uscita. Ne era nata una violenta colluttazione è l’esercente era stato costretto a desistere perché il rapinatore gli aveva sferrato due coltellate al volto.