Fermo, giovane in ospedale per un colpo di pistola

Fermo, 23 giugno 2019 - Tra le rapine che hanno fatto più clamore nella scorsa estate c’è quella messa a segno ai danni di un 19enne fermano di origini marocchine. E’ uno dei tanti reati che, come dai dati forniti, hanno fatto aumentare i colpi messi a segno nella stagione calda del 2018, ma che hanno fatto crescere anche le persone denunciate e arrestate dalle forze dell’ordine. L’autore del fatto di sangue infatti, grazie ad un’incalzante indagine della polizia, era finito in manette neanche tre mesi dopo. Ad essere colpito da un ordine di custodia cautelare in carcere emesso nel novembre del 2018, era stato un 20enne residente ad Assisi. Erano da poco passate le 23 del 22 agosto scorso quando il giovane umbro aveva preso di mira la vittima, che si trovava nel centro di Porto San Giorgio ed era appena salita in auto per fare rientro a casa. Il 20enne aveva fatto irruzione nell’abitacolo e aveva ordinato al conducente di partire per poi costringerlo a fermarsi poco distante.

A quel punto il guidatore aveva reagito ed era stata colpito a bruciapelo da un colpo di pistola. Trasportato subito al pronto soccorso di Fermo e, successivamente all’ospedale Torrette di Ancona, il ragazzo era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per la rimozione del proiettile. Le indagini, sin da subito, si erano indirizzate sul giovane di Assisi, che era solito frequentare nel periodo estivo il litorale fermano, dove ha diversi amici. Ulteriori riscontri avevano consentito di chiudere definitivamente il cerchio e di acquisire prove decisive circa la responsabilità dell’accusato. A quel punto il gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Fermo, aveva emesso una misura di custodia cautelare in carcere. Durante la perquisizione a casa dell’arrestato, gli inquirenti avevano rinvenuto un’arma da fuoco, compatibile per calibro con quella del delitto.

fab. cast.