Covid Fermo, 30 positivi dopo la gita scolastica

È successo alle seconde e terze medie dell’Isc di Petritoli. La dirigente: "Ogni misura di sicurezza è stata adottata da alunni e docenti"

Livia Tammaro

Livia Tammaro

di Paola Pieragostini

Una trentina di alunni della scuole medie appartenenti all’Isc di Petritoli sono risultati positivi al Covid a distanza di pochi giorni dal ritorno delle gite scolastiche. Si tratta di studenti delle classi seconde e terze che frequentano i plessi di Petritoli, Montottone e Ponzano di Fermo. Tutti hanno partecipato alla ‘Settimana verde’. A loro si aggiunge un numero inferiore di alunni contagiati delle classi prime, che invece hanno partecipato alla gita di un solo giorno, in tempi e luoghi diversi rispetto ai primi. Nessuno dei ragazzini contagiati ha sviluppato sintomi preoccupanti della malattia e tutti erano partiti per la vacanza nel massimo rispetto del protocollo imposto. Tra le regole, anche il possesso del Green pass base sia per i vaccinati che per i non vaccinati. Ciononostante, l’onda del contagio non ha risparmiato la media di tre o quattro studenti per ogni classe, per i quali la dirigenza scolastica ha attivato la didattica a distanza.

"Ogni misura di sicurezza è stata adottata con scrupolo sia dagli alunni che dai docenti – commenta la dirigente, Livia Tammaro (nella foto) – tanto più va considerato che le attività legate alle gite si sono svolte all’aperto. La cosa importante è che i ragazzi stanno tutti bene nonostante il contagio. Ora seguiranno la profilassi che prevede la ripetizione del tampone nel rispetto dei tempi stabiliti diversamente in base all’avvenuta somministrazione o meno del ciclo vaccinale, nella speranza di tornare presto in classe. Nel frattempo la didattica non subirà interruzioni, ma proseguirà a distanza per gli studenti costretti a casa e in presenza per i non contagiati". Se mesi fa un focolaio da Covid esplodendo nelle scuole faceva tanta paura, oggi la gestione organizzativa di una simile condizione è molto più fluida.

"La preoccupazione resta – conclude Tammaro –, ma unita alla consapevolezza di un lento ritorno alla normalità, che non esclude il rischio del contagio con cui credo dovremo convivere nella ferma speranza che non si verifichi mai più una recrudescenza epidemica".